“Ai piani bassi” è disponibile anche in ebook. Così potete leggere su dispositivo digitale come pulire le scale con la pomice.
La prima cosa che vi dico è cosa non è Ai piani bassi di Margaret Powell. Certi studiosi affermano che la gente degli articoli legge in genere solo l’inizio, poi li abbandoni o corra alla fine: mettete che io scriva subito che Ai piani bassi m’è piaciuto e magari voi chiudete il post, lo comprate, lo leggete perché l’ho consigliato e perché guidati dalla convinzione che abbia ispirato la serie tv Downton Abbey - che adorate – come strombazza Einaudi in piena fascetta gialla.
L’imperdibile fascetta “incriminata”. L’immagine di copertina è la tenuta protagonista della serie tv.
Ecco, in quel caso potreste poi decidere di venire sotto casa mia a far fare la cacca al vostro cane, perché avete scoperto solo dopo averlo letto che Downton Abbey e Ai piani bassi c’entrano l’uno con l’altro come i cavoli a merenda: nel senso che sono entrambi alimenti, ma insomma, far la pausa coi cavoli bolliti o con un bel paninetto con la marmellata sono due faccende vagamente diverse.
Quindi ve lo dico subito, per prima cosa, ché non voglio acquisti sbagliati e malintesi sulla coscienza: non so che libro e telefilm abbia letto e visto il “fascettaro” dell’Einaudi, che forse lavorava sotto il flash accecante di un abbaglio pubblicitario condiviso anche dall’editoria inglese, ma l’unica cosa che condividono Ai piani bassi e la serie inglese Downton Abbey è l’essere ambientati nello stesso Paese e, grossomodo, negli stessi anni.
Dire che “Ai piani bassi” è il libro che ha ispirato Downton Abbey è come dire che Via col vento ha ispirato Django. #trovatepubblicitarie
— Le Pagine Strappate (@paginestrappate) July 15, 2013
Di Downton Abbey ho visto la prima stagione. E’ un telefilm in pochi puntate che racconta la storia di una ricchissima famiglia nobiliare inglese, della loro ampia tenuta e della servitù, dagli anni ’10 in poi.
Downton Abbey, la serie tv che ha abbagliato il “fascettaro” di Einaudi.
Ai piani bassi, pubblicato in Inghilterra nel 1968, è il memoriale di una cuoca, l’autrice, che racconta la propria esperienza come donna “a servizio” nelle famiglie benestanti inglesi e in particolari londinesi nei primi decenni del Novecento. E’ uno sguardo del tutto “ai piani bassi”: da sguattera sedicenne a cuoca un paio d’anni dopo, Margaret vive letteralmente le proprie giornate nei sotterranei.
E ce le racconta.
Riguardo al modo in cui ce le racconta, devo premettere un’altra cosa: Ai piani bassi non è un romanzo. Non è nemmeno un saggio storico. Una protagonista – una ragazza e poi donna, Margaret, intelligente e massiccia – c’è, ma non è davvero la sua vita che sta raccontando, con quel suo modo diretto e semplice.
Ciò che ci mette sotto gli occhi è infinitamente più generale e prezioso: è una carrellata di abitudini, di realismo e resoconti di un mondo che a noi pare lontano. E’ il ritratto di tante persone che sacrificarono la propria libertà, a volte dignità, diritto di scelta e opinione, per vivere a “servizio” nella sicurezza di due pasti al giorno e un tetto sopra la testa (in tal senso, molto interessante anche Quel che resta del giorno di Kazuo Ishiguro e il film di James Ivory che ne è stato tratto). E’ un ritratto di classe e di genere, spiccio, spesso incazzato con l’aristocrazia eppure rassegnato alle gerarchie e niente affatto piangente.
E’ anche una galleria di personaggi assurdi ed episodi divertenti, di abitudini e metodologie culinarie e domestiche che spesso sono vere chicche e molto più spesso fan guardare con gratitudine a detersivi ed elettrodomestici (dopo Ai piani bassi, qualsiasi fatica casalinga apparirà sotto una nuova luce!).
Insomma, se cercate la storia di una grande famiglia inglese non cercate qui. Ma se vi va di leggere un bel libricino scorrevole da tirar fuori dal cilindro quando qualcuno dirà con aria sognante: “Ohhh, avrei tanto voluto vivere all’epoca di Jane Austen” o cose del genere, questo fa per voi!
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Ai piani bassi
Margaret Powell
traduzione di Carla Palmieri e Anna Maria Martini
2012
Stile libero Big
pp. 200
€ 16,50
ISBN 978880621488