Magazine Gossip
Ha appena concluso un tour europeo da far rimanere senza fiato, Michael Telò. Ma il fiato adesso rischia di togliercelo pure a noi con questa notizia che giunge da Rio De Janeiro.Quel tormentone che mi ha sostanzialmente rotto il cazzo - Ai Se Eu Te Pego - altro non sarebbe che un furto!Il giudice brasiliano Miguel De Brito Lyra avrebbe bloccato i beni di Telò dando ragione a tre ragazze che rivendicano come propria la paternità del brano.Tutto sarebbe nato "per scherzo" durante un viaggio a Disney in Orlando, Florida.Le tre giovani facevano parte di una comitiva ben più allargata che, durante la vacanza, si era divertita a prendere in giro una guida molto più matura di loro, inventando frasi di corteggiamento da indirizzare all'uomo e facendo a gara tra chi la sparasse più grossa.Purtroppo, nell'albergo americano dove avevano preso alloggio, una cantante baiana - Sharon Acioly - avrebbe captato parte del motivetto inventato lì per lì dalle turiste e, d'accordo con parte di loro, l'avrebbe registrato di nascosto per poi appropriarsene. Marcela Quinho, Maria Eduarda Lucena e Amanda Cavalcanti, scoperto l'inganno e ovviamente ascoltato il brano di Telò, si sono rivolte all'autorità giudiziaria per ottenere il riconoscimento dei loro diritti.Ai Se Eu Te Pego ha avuto 16 settimane di permanenza nei primi posti delle top ten permettendo a Telò di tenere concerti ovunque e di chiudere un contratto con la casa discografica del famoso presentatore inglese Simon Cowell: la Syco. Ma proprio mentre Telò si accingeva a conquistare anche il Regno Unito con il suo successo planetario, scoppia la bomba. E il rischio è che ora più che di successo si debba parlare di grossa figura di merda universale.