AIFO: ecco le rese in olio di inizio campagna olearia.

Da Primolio
Si stima che nella attuale campagna olivicola 2013/2014, l'Italia riduca di un 8% la produzione media di olio da olive, attestandosi - dato forse sovrastimato - su 477.106 tonnellate. Per capire l'orientamento di questi dati, ci viene incontro l'Associazione Italiana Frantoiani Oleari (A.I.F.O.), che pubblica, sul proprio sito web (www.associazionefrantoiani.it), le rese di olio di oliva per singola provincia, riferite al mese di Ottobre 2013. I dati, da prendere col beneficio d'inventario, provengono dalla resa desunta da un campione di frantoi associati e ricavati - come si legge sul sito web - dai dati dichiarativi del mese di novembre 2013 ex D.M. H 393.
Ecco i dati.
Abruzzo: Chieti 12,40%; Pescara 13,00%; Teramo 12,10%
Basilicata: Matera 11,40%; Potenza 14,00%
Calabria: Catanzaro 17,80%; Cosenza 16,00%; Reggio C. 16,70%; Vibo V. 15,20%
Campania: Benevento 11,80%; Napoli 12,70%; Salerno 11,30%
Emilia Romagna: Rimini 11,20%; Ravenna 9,80%; Cesena 10,50%
Lazio: Frosinone 11,60%; Latina 10,40%; Rieti 11,60%; Roma 11,00%; Viterbo 10,70%
Liguria: Genova 11,00%; Imperia 17,30%; La Spezia 10,70%; Savona 13,00%
Lombardia: Brescia 11,00%
Marche: Fermo 10,50%; Ancona 10,60%; Ascoli Piceno 11,00%; Macerata 10,80% Molise: Campobasso 12,50%
Puglia: BAT 14,50%; Brindisi 12,00%; Foggia 12,30%; Lecce 11,00%; Taranto 11,20% Sardegna: Cagliari 14,00%; Medio Campidano 13,40%;  Sicilia: Agrigento 14,30%; Catania 12,20%; Ragusa 12,70%; Siracusa 12,20%; Palermo 14,00%; Trapani 14,50%
Toscana: Arezzo 10,84%; Firenze 10,50%; Pistoia 10,20%; Siena 10,60%;  Umbria: Perugia 10,00%
Veneto: Verona 11,00%
Da un primo esame dei dati si evidenzia una resa media di olio prodotto a livello nazionale nel mese di ottobre 2013 pari al 12,27%  In particolare, saltano subito all'occhio le rese medie, comprese tra il 15 ed il 18%, della Calabria nel suo complesso, rese molto alte alle quali si contrappongono le scarsissime rese di Umbria, Toscana, Marche ed Emilia Romagna, che non raggiungono l'11%, rese che poi si traducono in ancor meno olio prodotto in queste regioni, che nel complesso concorrono a formare solo il 5% circa della produzione olearia nazionale (dati ISMEA). Per trarre le dovute conclusioni, si aspetta la fine di questa campagna olearia, da molte regioni definita "fallimentare" per i quantitativi prodotti.

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