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Aikido Tendoryu: dopo il seminario in Italia di Eckhardt…

Da Stefano Bresciani @senseistefano
Data: 18 maggio 2013  Autore: BudoFriends

Aikido Tendoryu: dopo il seminario in Italia di Eckhardt…Martedì 14 Maggio, l’amico aikidoka Salvatore Di Fusco, che ringraziamo di cuore per averci regalato bellissime parole, scrive su Facebook:

“Ieri sera, a lezione, ho avuto come l’impressione di essere mancato dal Dojo qualche settimana, eppure ho solo saltato uno stage di due giorni… c’era un aria di rinnovamento, Max era entusiasta come quando tornò dal primo incontro con Shimizu Sensei, ci ha parlato un bel po’ di come abbia avuto modo di cambiare durante questi due giorni, nella tecnica quanto nell’approccio con Sensei Hemkemeier.

Questa cosa mi era successa a ottobre, quando ho avuto modo di parlare con Eckhardt alle terme (in Giappone)… come ieri c’era un clima rilassato, gioioso, dove maestro e allievo per un momento perdono i loro ruoli e si riscoprono persone, che insieme “vanno in una direzione”. Magari, anzi sicuramente, con velocità differenti (sono veramente tanti i fattori determinanti e variano per ognuno di noi) ma senza mai ostacolarsi per arrivare prima, aiutandosi perché solo così si va avanti nel puro spirito dell’aikido. Ieri é stato come ricominciare a praticare, movimenti che davo ormai come assorbiti si sono modificati e ammetto di aver fatto un po’ di fatica a metterli in pratica… Vedere che anche i sempai avevano perplessità nel capire e attuare alcuni di questi movimenti, la loro continua ricerca, mi dimostra ancora una volta che ciò che studio non offre poche e sterili certezze ma possibilità infinite, una serie di momenti in cui tutto cambia, in cui noi cambiamo (da uke ci si ritrova tori per esempio).

Le abitudini sono come una pianta dalle radici profonde, ci danno delle certezze ma non ci fanno avanzare… e non intendo avanzare di grado (cosa che spetta riconoscere solo al maestro) ma andare avanti nel migliorare, ottimizzare, arrivare alla scoperta del principio da cui poi si diramano tutte le tecniche. Una casa non si costruisce in un giorno e prima di costruire bisogna “spianare il terreno” o ci ritroveremo con una casa “traballante”.

Non dobbiamo scoraggiarci se la nostra tecnica ci sembra non migliorare più, Shimizu Sensei ce lo ha ripetuto diverse volte, arriva un punto in cui dopo aver progredito velocemente ci si blocca. Ma é proprio qui che bisogna rallentare e ricominciare, svuotare la nostra tazza e permettere al maestro di versare altro te… rinunciandovi,non placheremo mai la nostra sete.

É cominciata una nuova fase del Tendoryu italia, come dice Sensei Hemkemeier,

BE NATURAL, enjoy

[gentilmente concesso dalla pagina fan su Facebook "Bushidokai Dojo"]

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