Ancora un incidente aereo per un volo di linea. Un aereo di Air Algérie decollato giovedì notte 24 luglio 2014 da Ouagadougou, capitale del Burkina Faso, e diretto ad Algeri, si è schiantato in Mali nella regione d’Amguillis a 110 km nord-est di Kidal
A bordo dell’aereo scomparso c’erano 119 persone, 51 cittadini francesi, 26 cittadini del Burkina Faso, 7 algerini, 5 canadesi, 4 tedeschi, 8 o 10 libanesi secondo diverse fonti, un camerunense, un ucraino e un rumeno, e 7 membri dell’equipaggio (spagnoli).
Lo stesso velivolo che fu utilizzato dalla squadra di calcio del Real Madrid tra il 2006 e il 2009. Attualmente era gestito dalla compagnia spagnola Swiftair.
L’aereo aveva passato una revisione da parte di tecnici della Direzione generale dell’Aviazione civile francese effettuata a Marsiglia «due o tre giorni fa», ed era stato trovato «in buono stato», ha riferito il responsabile della Dgac Patrick Gandil. Non escluso l’ipotesi di un attacco terroristico, secondo quanto riferisce la mass media africana. E sulla stessa linea si muove anche la Francia, per voce del ministro degli Esteri, Laurent Fabius: «Non escludiamo alcuna ipotesi». Il governo transalpino ha avviato un’inchiesta per «omicidio involontario».
Per l’aviazione mondiale è il proseguimento di una settimana tragica: giovedì scorso un Boeing 777 delle linee aeree malesi, il volo MH17, è stato abbattuto nei cieli dell’Ucraina: morti quanti erano a bordo, 298 persone. E giovedì, all’aeroporto di Taiwan, un Atr-72 della compagnia TransAsia si è schiantato al suolo in fase di atterraggio sull’isola di Penghu, investita dal tifone Matmo: 48 i morti.