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Air China

Creato il 03 gennaio 2012 da Albino

Air China: se la conosci la eviti. Ora la conosco, e posso dire non solo che la evito, ma proprio col cazzo che mi rivedono ancora. Alla faccia dei 100 euro risparmiati per il volo (1850 euro andata e ritorno versus i 1950 che mi faceva la Emirates).

Oh: ditemi quel che volete, ma in faccia ai pregiudizi verso i cinesi io l’ho voluta provare per vedere com’era. Sapete come siamo fatti noi Viaggiatori: ci piace fare esperienza e non abbiamo preconcetti. Poi quando le cose le tocchiamo con mano, possiamo dire che abbiamo fatto esperienza e sappiamo quello che diciamo, anche se a volte ci tocca beccare i “te l’avevo detto” da voi Stanziali prevenuti.

Ma dicevamo della mia esperienza. Beh, posso dire che a dispetto di altre compagnie, Air China e’ un vero e proprio paradigma del suo paese di appartenenza. Infatti puo’ vantare:

Qualita’ cinese. una (non) certezza. Qualita’ cinese significa aerei sgarruppati, sedili sgarruppati, film sgarruppati, hostess sgarruppate con divise sgarruppate. Negli aerei cinesi le plastiche sembrano aver difficolta’ nel combaciare, le scritte sembrano cancellarsi col tempo, i meccanismi si inceppano, i lavandini si otturano, le pulsantiere dei monitor non funzionano, i menu sono incasinati, i film sono pochi e orendi (con una ere sola). Voto: 4 per la simpatia.

Cibo cinese. Il cibo in aereo e’ il piu’ disgustoso che io abbia mai mangiato (a parte quello della tratta Roma-Pechino, ma vabbe’ era fatto in Italia quindi non conta). Io che ho molti amici cinesi e che con un cinese c’ho pure vissuto, so come funziona con il cibo cinese: e’ delizioso quando si tratta di farlo come si deve, disgustoso in tutte le altre occasioni. I cinesi a casa mangiano bene, mentre nei ristoranti ti rifilano la merda, soprattutto se sei straniero. In aereo la qualita’ scala in proporzione, e io ho ancora gli incubi ripensando a quando mi hanno servito quel pollo grigio topo. Ma ora che mi ci fate pensare… grigio… topo. Uhm. Voto: 2 regalato.

Servizio cinese. Il personale cinese non sorride. Le hostess ti vengono addosso col carrello delle vivande. Ti parlano in modo brusco. Sembrano sopportare a malapena la tua presenza. Si vede che sono stanche, stressate, spossate, malpagate, malgestite. Quando non fanno nulla, le vedi con gli occhi bassi, quasi stessero li’ a pensare di voler essere da un’altra parte. O di voler lavorare per un’altra compagnia. Un po’ come il cinese medio che nasce cinese, vive da cinese, mafieggia da cinese, ma sogna di diventare cinese con passaporto straniero. Voto: 5 perche’ sono magnanimo.

Organizzazione cinese. Volo d’andata Sydney – Roma, con cambio a Pechino. Stop over di 7 ore. Dico, 7 ore. Volo di ritorno, Roma – Sydney, con cambio a Pechino… e a Shanghai. Arrivato a Pechino, mi dicono che devo passare all’aeroporto domestico, volare a Shanghai, ri-passare all’internazionale di Shanghai per volare in Australia. Un contrattempo? Macche’: e’ proprio cosi’ che funziona. Peccato nel biglietto e nella prenotazione non ci fosse scritto (senno’ col cazzo che ne vendevano uno). La gente a bordo era parecchio incazzata, soprattutto per le bellissime 48 ore di volo che ci siamo dovuti sorbire. Voto: 0 e no comment.

Democrazia cinese. I quotidiani in inglese che ti danno a bordo sono quelli approvati dal partito, naturalmente. Con la prima pagina a lettere cubitali per ricordare la morte di Kim Sung Il e le celebrazioni, e paginoni interni a tessere le lodi del Caro Leader. Ma andate a cagare in un campo di cazzi, andate! Voto: 3 per la ridicolaggine.

Cortesia cinese. La maleducazione dei cinesi credo sia seconda solo a quella di un’altra popolazione di cui non faro’ il nome senno’ mi danno dell’antisemita. Davanti a me all’andata c’era una famigliola con una neonata che ha pianto per 7 ore di fila. Ripeto: 7 ore 7 di fila. A parte che io vieterei i voli aerei intercontinentali ai minori di 3 anni (perche’ tu genitore che porti il pupo ai nonni non puoi rompere il cazzo alle altre centinaia di persone che stanno volando con te e che hanno pagato il biglietto come te, proprio ca-te-go-ri-ca-men-te NO), almeno uno sguardo di scusa a me e ai miei vicini avrebbero potuto darlo. Almeno avitare di dar da mangiare alla piccola zoccoletta in mezzo al corridoio, impestandolo di latte in polvere. Almeno evitare di urlarsi da un lato all’altro dell’aereo mentre tutti cercano di dormire. Ora, non dico che sono tutti cosi’: ma in ogni tratta (5 su 5) mi e’ capitato di avere a che fare con gente che urlava senza rispetto, non controllava i bambini e li lasciava far casino, camminava nei corridoi appoggiandosi ai sedili e mi tocchignava il paggiatesta o il monitor quando passava. E poi ancora, le solite cose: quello dietro che ti spinge con le ginocchia sul sedile, quello davanti che abbassa lo schienale in fase di atterraggio, mentre quello in fianco gioca col telefonino quando non si puo’, quello che va alla toilette e ti si siede sul bracciolo mentre aspetta che si liberi. Senza contare  il bagno in stati abominevoli, tipo fogna a cielo aperto. E questo e’ stato il leit motif di ben cinque tratte su cinque da me fatte con questa compagnia. Gente diversa, denominatore comune. Voto: 1 perche’ sono educato io.

Concludendo, se facciamo la media ponderata posso dire che la mia esperienza con Air China vale un vaffanculo pieno, e la morale della favola e’ mai piu’, mai piu’, ma veramente mai piu’.


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