Zugzwang, in tedesco significa “obbligato a muovere”. Negli scacchi si riferisce alla situazione in cui un giocatore si trova in difficoltà perché qualsiasi mossa faccia, è costretto a subire lo scacco matto oppure una grossa perdita di materiale.Zugzwang è uno spettacolo in cui quattro personaggi alla deriva, esibendosi in una serie di attrazioni, si raccontano attraverso diversi linguaggi – la danza, la musica, il comico, il teatro di figura - nel contesto decadente e ironico di un dark cabaret. E’ l’allegoria di una realtà che racchiude in sé la scandalosa necessità di stupire per esistere, in un’accozzaglia di performance che servono solo a sopravvivere con fatica.
C’è una dimensione unica, una sorta di posto segreto che vive intorno al teatro ed è inafferrabile come la risposta a una domanda senza senso. È proprio lì che ci porta Zugzwang: siamo spettatori di eventi che solitamente sono negati ai nostri occhi. Per una volta ci è concesso il privilegio di guardare oltre e incontrare frammenti di un esistere che c’è, è concreto ma visibile solo nelle conseguenze del suo essere.
L’Attesa, il Potere, la Vita e la Morte danzano sullo sfondo decadente e impolverato di un Teatro deserto. Ed in questo luogo incontriamo quel che resta. Quel che resta dopo le luci della ribalta, dopo gli applausi, dopo il sipario.
Obbligati a muoversi sulla scacchiera dell’esistenza pur sapendo che ogni passo conduce ad una inevitabile sconfitta. Quel che conta è esserci e restare legati anche ad un solo filo, invisibile forse, ma ancora capace di sostenere il volo.
Di qui l’appello degli Artisti aquilani a sostenere la produzione dello spettacolo attraverso il crowdfunding