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Aiuta il rospo

Da Ortoweblog

Sabato sera ho fatto qualcosa di molto inconsueto, almeno per i miei canoni di normalità. Con l’aiuto del mio piccolo bimbo, o forse grazie a lui, sono stato in una zona di Vicenza chiamata Gogna a… beh, indovinate un po’?… ve lo dico: ad aiutare i rospi ad attraversare la strada.

Proprio così! Sono finiti i tempi in cui si aiutavano le vecchiette ad attraversare. La società 2.0 impone ora di aiutare i rospi. Ve lo ricordate quel giochino delle primitive sale giochi dove lo scopo era di portare tanti rospi al di là di una serie di strade trafficate? Ebbene, sabato sera ho fatto proprio questo. Il giochino elettronico è diventato realtà! Armato di guanti in lattice, due pile a led, macchina fotografica compatta – la mia nuova e fiammante Fujifilm XF1 – e secchio dove mettere i rospi, andavo sulla strada di Gogna in cerca di questi bruttini anfibi che mai sarebbero diventati principi azzurri né tantomeno principesse.

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Ricominciamo dall’inizio.
I rospi in questo periodo si risvegliano dal letargo, scendono dalla collina, vanno nel campo ad accoppiarsi e poi ritornano nella collina. Il mio compito – mio e di un’altra decina di persone – era quello di farli attraversare la strada senza che venissero schiacciati dalle macchine. Per fortuna in quella strada di Gogna che porta alla vicina campagna dietro a Monte Berico non passano molte macchine, ma di rospi schiacciati lungo la strada ne ho visti molti. L’altra cosa è che, dopo una leggera e anche piacevole pioggia, ha cominciato a piovere sempre più forte, e per la pioggia non ero ben attrezzato. Per i rospi è la migliore condizione, per me e il mio bimbo, che ad un certo punto aveva tutte le mani fredde e con la pelle lessata, era la peggio condizione. Per cui dopo un po’ abbiamo lasciato il gruppo.

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Conclusioni
Esperienza inconsueta ma piacevole nonostante la pioggia, soprattutto per il mio bimbo che si è divertito assai a raccattare rospi e a contarli per averne sempre di più. Peccato per la pioggia, sarei dovuto andare con la reflex e l’obiettivo tropicalizzato! Si potrebbero fare dei tunnel sotto la strada per far passare i rospi senza che vengano schiacciati – in Germania si fanno i tunnel per i ricci. Soldi della pubblica amministrazione ne sprechiamo a camionate, fare dei sottopassaggi o qualcos’altro per i rospi non è che andiamo più in deficit di quanto siamo adesso! Anche un cartello stradale Pericolo Rospi non sarebbe una cattiva idea, e non ha un costo eccessivo come un tunnel dedicato ai rospi.

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Domande
La domanda fondamentale che ancora aleggia nel mio cervello è: perché ho fatto questa cosa? Per il mio bimbo? Sarebbe una buona scusa, ma non è così. Perché l’ho fatto quindi? Non lo so, me lo sono chiesto anche mentre lo facevo, ma più di tanto non ci pensavo perché tutto sommato ci provavo gusto e piacere a prendere in mano queste creaturine che non possono vantarsi di greca bellezza.

Una persona di buon senso potrebbe anche obiettare: ma tra crisi economiche, lavoro che si dice ci sia ma non sembra esserci, guerre dimenticate e situazioni internazionali al limite dell’esplosione, profughi, assassini e pirati della strada… proprio ai rospi si doveva pensare?
Perché no?! gli risponderei. Perché non ai rospi? Anche loro popolano questo pianeta. Da qualcosa, pur piccolo che sia, si deve pure cominciare…

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Per approfondire (in inglese):
domande sui rospi da FrogLife
Notizie sugli animali anfibi


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