Aiutata dal calo del dollaro
Intel, Unitedhealth ed Ibm i migliori. Crollo di Du Pont per dissidi interni. Bene Monsanto e sul Nasdaq vola Vimpelcom.
Un lieve rialzo per il Nasdaq, mentre DJ e S&P500 terminano appena sotto la parità, insomma potremmo definire “interlocutoria” la seduta odierna, in attesa domani, finalmente, di qualche dato che potrà muovere il mercato.
Oggi sono state comunicate le vendite al dettaglio per il mese di aprile che sono rimaste invariate rispetto al mese precedente, un dato deludente visto che gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,2%.
La reazione sul mercato valutario ha portato di nuovo l’euro oltre quota 1,13 nei confronti del dollaro, l’indebolimento della moneta statunitense ha certamente contribuito a sostenere gli indici di Borsa.
I dati sul Pil provenienti dalla zona euro sono risultati in chiaroscuro, dopo diversi anni sembra che si stiano un po’ invertendo le parti con i Paesi periferici che battono il consenso ed il gigante Germania che invece rimane sotto le attese.
Forse per questo gli indici americani erano partiti in territorio positivo, ma già prima che terminassero le contrattazioni nel Vecchio Continente erano tornati sotto la parità, poi sono rimasti in uno stretto trading range fino al fixing.
Dow Jones (-0,04%) tre titoli hanno guadagnato oltre un punto percentuale, si tratta di Intel (+1,21%), Unitedhealth (+1,06%) e Ibm (+1,01%)
Crolla Du Pont (-6,78%) a causa di vicende interne fra il management e la proprietà. Nella giornata nera per le vendite al dettaglio in calo Home Depot (-1,18%) e Wal-Mart (-1,01%).
S&P500 (-0,03%) svetta Honeywell (+2,08%), a seguire il gigante del settore agricolo Monsanto (+1,89%) quindi Qualcomm (+1,37%).
Nasdaq (+0,11%) miglior titolo di giornata Vimpelcom (+4,51%) nonostante la chiusura sia avvenuta ben distante dal massimo di giornata, si riprende Autodesk (+3,33%) e torna a salire anche Keurig Green Mountain (+1,88%)
Undicesimo ribasso nelle ultime tredici sedute per Mattel (-2,64%), periodo negativo anche per Comcast (-1,83%) e siamo arrivati al sesto ribasso nelle ultime sette sedute anche per Discovery Comm. (-1,81%).
Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro