http://www.focus.it/scienza/il-cervello-dell-uomo-si-sta-rimpicciolendo_100111_2200_C12.aspx
Il cervello dell'uomo si sta rimpicciolendo. E
secondo alcune teorie stiamo diventando... sempre
meno intelligenti. Eppure dal punto di vista
evolutivo avere il cervello piccolo ha i suoi
vantaggi. (Focus.it, 11 gennaio 2010)
Le misure non contano. Almeno, non sempre. Il
nostro cervello per esempio, a un certo punto
dell'evoluzione ha smesso di crescere e ha
inziato a diventare sempre più piccolo.
Accadde 20-30.000 anni fa, quando sulla Terra
comparve il più dotato, dal punto di vista della
massa cerebrale, di tutta la specie "homo":
l'Uomo di Cro-Magnon. Le evidenze fossili hanno
dimostrato che il suo cervello era del 10% più
grande rispetto al nostro.
Ma che senso ha, dal punto di vista evolutivo,
questo strano andamento a fisarmonica delle
misure cerebrali? Gli esperti hanno elaborato
diverse teorie.
Secondo David Geary, docente di Scienze
Psicologiche all'Univeristà del Missouri,
sarebbe la prova che stiamo diventando sempre
meno intelligenti: la crescente complessità delle
interazioni e dei rapporti sociali che ha
contraddistinto la storia umana, ha reso sempre
meno necessaria l'intelligenza del singolo come
elemento indispensabile alla riproduzione e alla
sopravvivenza.
Ma non tutti sono così pessimisti. Ben Hare,
antropologo al Duke Univeristy Institute for
Brain Sciences, ritiene che la riduzione delle
misure cerebrali sia un vantaggio evolutivo: "Un
cervello più piccolo indica che la selezione
naturale ha privilegiato comportamenti non
aggressivi" spiega ai media.
È accaduto a numerose specie animali quando sono
state addomesticate dall'uomo, per esempio i cani:
hanno perso la componente aggressiva e hanno
evidenziato alcune caratteristiche fisiche come
uno scheletro più snello, quindi meno adatto al combattimento, una fronte più piatta e
un cervello più piccolo.
Hare ha condotto un interessante studio sugli
scimpanzè e sui bonobo: queste scimmie, dal punto
di vista evolutivo, sono molto simili all'uomo ma
sono molto diverse tra loro.
I bonobo hanno il cervello più piccolo rispetto
agli scimpanzè e sono meno aggressivi. Non solo:
pur essendo entrambe molto abili nel superare
facili prove, per esempio procurarsi del cibo
azionando dei meccanismi, i bonobo hanno una
maggior predisposizione alla cooperazione
finalizzata al raggiungimento del risultato.
"L'aspetto più interessante degli studi sugli animali e sul
comportamento umano è che aiutano a fare luce sul nostro lato più
nascosto" spiega Hare.