Aiuto Vampiro:ovvero come castrare tutte le ambizioni di un film con un titolo idiota.
Era davvero così brutto tradurre letteralmente Cirque Du Freak:The Vampire's Assistant?
No, siccome siamo educati ai vampiri sdentati di Twilight invece di porre l'attenzione sul circo dei mostri come nel titolo originale nel titolo italiano ci si deve necessariamente concentrare sull'aiuto vampiro, quindi uno solo di tutti personaggi in campo.
Poi se questa figura nel film non esiste ma si parla solo un ragazzo che decide di abbandonare gli affetti familiari per seguire il vampiro Larten e il suo circo, beh chissenefrega...tanto chi vuoi che capisca tra tutti i pecoroni ( poco numerosi in verità ) che hanno la ventura di vedere il film?
Dispiace perchè questo film di Weitz è qualcosa più di un semplice teen movie orrorifico: le sue atmosfere malsane immerse in un circo spettrale sono riuscite , così come convince il discorso sul travaglio interiore del protagonista che in fondo decide di abbandonare amici e affetti familiari ( con tanto di resurrezione) solo perchè si accorge che in fondo non ha proprio nulla da abbandonare.
Solo un inesprimibile vuoto interiore.
Weitz debutta finalmente nel cinema adulto? Non proprio, perchè qualche debolezza da dare in pasto ai popcorn eaters qua e là si manifesta con degli inserti da commedia giovanile d'ambientazione scolastica che sembra simulare una delle tante sit com americane sui ragazzi a scuola.
Altra cosa che lascia con un pò d'amaro in bocca è il dispiego di molti personaggi usa-e-getta che non sono approfonditi minimamente ma forse questo rientra nell'ottica di possibili sequels (il materiale letterario c'è) in cui si otterranno maggiori spiegazioni.
Aiuto vampiro ha l'aria di essere un introduzione a una nuova saga che sembra diretta ad adolescenti un pò più scafati rispetto a quelli di Twilight: diciamo che è rivolta ai discepoli degli ultimi film di Harry Potter, quelli che sono cresciuti con la saga del maghetto quattrocchi con i suoi inconfondibili occhiali tondi.
E proprio per la sua funzione introduttiva appare interlocutorio.
Apprezzabile il comparto di effetti speciali e la prova di un John C. Reilly assolutamente a suo agio in un personaggio ben sfaccettato.
Altrettanto non si può dire dei due protagonisti teen, Chris Massoglia e Josh Hutcherson (non il classico teen ager americano mascellone, anzi un tizio veramente strano a partire dalla sua altezza).
Un vero peccato che questo film sia passato praticamente inosservato perchè purtroppo i sequels programmati probabilmente rimarranno solo sulla carta....
( VOTO : 7- / 10 )