febbraio 5, 2015
Aizzàre
Derivato di izza.
Anche, antico, adizzàre.
Verbo transitivo.
Incitare all'attacco, all'offesa, riferito ai cani: gli aizzò contro un mastino.
(estensione) Eccitare, provocare alla violenza facendo leva sulle pulsioni più basse: aizzare le masse; la fame aizza i persecutori (Foscolo).
(arcaico) Sollecitare: Istra ten va, più non t'adizzo (Dante).
Ìzza
Incrocio di ira e stizza.
Sostantivo femminile.
(antico, letterario) Ira, collera, stato d'irritazione, soprattutto in seguito a provocazione: marito e moglie erano ormai pieni d'una malinconia che a poco a poco diventava una specie [...] d'izza latente (De Roberto).
Prendere izza: adirarsi, irritarsi.
Travesti [traves'ti]
Voce francese, propriamente participio passato del verbo travestir 'travestire'.
Sostantivo maschile invariabile.
Parte teatrale maschile o femminile sostenuta da un attore del sesso opposto travestito, più spesso con un attore maschio per un ruolo femminile.
En travesti
Locuzione aggettivale invariabile.
Di parte teatrale sostenuta da un attore travestito.
Rapidograph [ra'pidograf]
Nome commerciale registrato dalla Rotring, composto di rapido e graph 'che disegna'.
Sostantivo maschile e femminile invariabile.
(grafica) Penna per il disegno a china, specialmente tecnico, con punte di varie dimensioni e tratto uniforme. Sinonimo: penna tecnica.
Proposta in comunione da Marco Marcon e il curatore.
Per un pugno di conchiglie Diciannovesimo libro, quarto indizioE poi, diciamolo, noi della Parolata non cerchiamo di imporre ciò che pensiamo agli altri: soffriamo a sentire un "piuttosto che" usato male, o un indicativo al posto del congiuntivo, ma non per questo mandiamo al rogo chi parla male, suvvia!