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Akiba’s Trip Undead & Undressed – Recensione

Creato il 23 ottobre 2014 da Rostislav @videogiochiword

Ci sono numerosi giocatori in Europa e negli Stati Uniti che attendono con ansia l’uscita di giochi dalla forte impronta “jap” anche nei loro rispettivi paesi d’origine. Delle centinaia di titoli che ogni anno vengono pubblicati in Giappone, solo una esigua percentuale vede la luce anche dalle nostre parti e ogni volta c’è sempre grande attesa tra i fan di questo particolare filone, attesa che a volte viene ripagata (è il caso dei vari Tales of, tanto famosi in patria quanto poco conosciuti qui, eppure di ottima qualità) e a volte no.

Akiba’s Trip Undead & Undressed è un titolo veramente particolare ed “atipico” per certi versi, anche per il genere a cui appartiene, configurandosi come un gioco d’azione open-world con elementi rpg. Rilasciato tempo fa in patria con il nome di Akiba’s Trip 2, è disponibile a partire dal 09 ottobre 2014 per Ps3 e Ps Vita, mentre dal 2015 sarà disponibile anche per Ps4.

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LA CITTA’ ELETTRICA

Già il nome lascia intendere quale location è stata scelta per l’ambientazione del gioco, il quartiere di Akihabara (Tokyo), punto di riferimento per gli appassionati di elettronica e videogiochi, che in questo capitolo viene ricreato in maniera più o meno fedele. Data la natura open-world del titolo, è possibile girare liberamente per le strade di Akiba e i più attenti non mancheranno di riconoscere le strutture tipiche di questo quartiere, come la stazione o le centinaia di negozietti che vi si trovano. Nota dolente della parte esplorativa è però la ridotta interattività dell’ambientazione, che risulta anche spoglia in certi punti e povera di attività da intraprendere.

In questo contesto si svolgono le vicende del nostro protagonista, un giovane otaku (termine che identifica l’appassionato di videogiochi, figurine, action-figures ecc. da cui è poi stato derivato il termine “nerd” o “geek”) che entra in contatto con una società per svolgere un incarico che lo avrebbe ricompensato con delle figurine da collezione. Da questo evento prende il via la storia, che vede il nostro eroe trasformato in una specie di vampiro che dovrà combattere contro gli esponenti di questa società che lo hanno trasformato in un Synhister. Il protagonista sarà assistito da un gruppo di ragazze che di volta in volta lo accompagneranno nella sua avventura.

L’impressione generale è che la trama di Akiba’s Trip Undead & Undressed stenti un po a decollare, partendo in maniera piuttosto banale, non raggiunge mai dei picchi narrativi elevati, lasciandosi giocare senza particolare coinvolgimento da parte del giocatore.

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E ADESSO SPOGLIATI

La struttura delle missioni di Akiba’s Trip Undead & Undressed si presenta in modo piuttosto semplice e lineare, senza variazioni sul tema del solito combattimento contro un gruppetto di Synhister o dello svolgimento di qualche compito per conto di un npc. Tali missioni si svolgono in successione, senza soluzione di continuità, ma intervallate da lunghi dialoghi, tutti in inglese ovviamente (per cui si consiglia una discreta conoscenza della lingua), in cui è anche possibile effettuare delle scelte multiple e, a seconda della nostra interlocutrice fra le varie ragazze di cui il nostro eroe si circonda, è possibile dare una diversa impressione di noi con la possibilità di avviare anche delle relazioni sentimentali. Possibilità questa piuttosto originale, ma che forse poteva essere approfondita meglio per dare un taglio più marcato da gdr.

Lo stile di combattimento è forse la parte più atipica e meno riuscita del titolo. Il protagonista dovrà di volta in volta colpire i nemici fino spogliarli e lasciarli in mutande, perchè essendo vampiri, risentono della luce del sole e finiranno così per dissolversi. Prendono allora il via una serie di combo e mosse volte a lasciare il nemico in biancheria intima, adoperando una lunga serie di strumenti quali armi che vanno dai bastoni ai pc portatili, passando per tutto quello che capita in mano al nostro protagonista. Questo peculiare combat-system, per quanto originale possa sembrare, finisce con l’esaurire ben presto le tecniche che è possibile adottare, scadendo ben presto nella noia e nella ripetitività.

Akiba’s Trip Undead & Undressed possiede anche degli elementi gdr, appena accennati in verità e riscontrabili solo nella crescita del personaggio, che è possibile personalizzare e potenziare con un gran numero di oggetti, sia per quanto riguarda le armi, sia per l’abbigliamento.

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TECNICAMENTE PIATTO

L’aspetto tecnico di Akiba’s Trip Undead & Undressed lascia un po l’amaro in bocca, per qualcosa che sarebbe potuto essere, ma che non è. I personaggi sono realizzati bene, dando l’impressione di essere usciti direttamente da un Anime giapponese, ed anche il quartiere di Akihabara lo è, quello che lascia a desiderare è l’ambientazione troppo spoglia, la mancanza di dettagli, la folla che si presenta tutta uguale e l’impossibilità di entrare nei negozi, senza considerare gli sporadici e quantomai fastidiosi cali di frame-rate che affliggono il titolo in parecchie occasioni, soprattutto durante le fasi di esplorazione. La parte sonora è invece ben realizzata, con un buon campionario di effetti sonori e un doppiaggio in inglese abbastanza curato.

Bisogna inoltre dire che questo titolo non gode neanche di una longevità particolare e la diffcoltà veramente troppo bassa non aiuta nel trascorrere qualche ora in più nel quartiere di Akihabara.

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