AKSUM
Sono noci che non si sciolgono
le tue parole, groppi in gola
che prolungano contese e liti.
Attraversato il mare, troverai solo
biscotti e frutta
ove si ergeva il tuo obelisco.
Io raccoglierò fiori di schiuma sulla battigia
bianchi e rigidi come ossa e mura.
Fai che non mi portino il corpo tuo smembrato
monolite circoncisa, testa, torace, tibia.
Resta una cicatrice, aperta nel cemento
tracciata e cancellata di fronte alle colonie
la stele nella stiva, il mare brulicante.
di Cristina Ali Farah per il Festival di 2012 (Nigeria)
A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana )/fonte IL SOLE 24 ORE
( ndr.) Per saperne di più leggere....