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Al Complesso Monumentale S. Pietro la mostra "Arte Processo Collettivo"

Creato il 30 luglio 2013 da Www.marsala.it @@il_volatore

Si inaugura il 2 agosto 2013, presso il complesso monumentale della Chiesa San Pietro di Marsala, la mostra “Arte Processo Collettivo”, un percorso dedicato al viaggio poetico-stilistico dell’artista.

Ciascuno degli artisti presenti (Sergio Cardillo, Maria Cirobisi, Luca Crivello, Delia Gerardi, Fabio Ingrassia, Salvatore Maggio, Loredana Meo) esprime con mezzi linguistici ed estetici differenti, la propria visione dell’universo sensibile della propria anima.
L’arte come processo collettivo in quanto espressione di vissuti individuali e collettivi. Saranno presenti alla mostra cinquanta opere, che introducono ai vari viaggi avventurosi nei meandri delle anime di questi artisti, alla scoperta e alla rivelazione dei loro profondi contenuti, emozioni e sensazioni.

Nei due giovanissimi, ma talentuosi pittori Luca Crivelli e Sergio Cardillo
è possibile notare lo studio e la formazione degli artisti, che in questo contesto, sono piccole opere d’arte, asoli; ispirati ai grandi maestri del passato, una raccoltà d’identità che si lasceranno guardare e vivere.

Nell’affannata ricerca nei dettagli è incessantemente impegnata nel tentativo di imprigionare immagini capaci di interpretare il tempo e il luogo, il lavoro di Loredana Meo, il suo occhio è alimentato da un’insita poesia naturale, esplora squarci di realtà, dietro a questi lavori sta un caparbio tentativo di inseguire una verità, nonostante questa sfugga dalle mani e affievolisca davanti gli occhi, che solo un insolito e volenteroso zingaro dello sguardo si può penetrare.

Il sogno al femminile di Fabio Ingrassia, si materializza nell’estemporanee, con tocchi rapidi di colore, le sue donne sembrano uscire da un mondo fiabesco e metafisico.

Il paesaggista Salvatore Maggio, con i suoi tagli particolari come cartoline, dipinge i nostri paesaggi, con delle tonalità di un colore equilibrato e armonioso, ricco di memoria e di sensazioni. Il suo lavoro si può definire una “fotografia-souvenir”, nella mente viene filtrata, come una pellicola cinematografica, dai colori che circondano l’umore del momento vissuto.

Metamoforsi, si genera dalle riflessioni sul tema del sacro di Delia Gerardi, sacro che non richiama ad alcun credo religioso, ma apre riflessioni e propone possibili sguardi di lettura della sacra scrittura in rapporto con il cambiamento e la trasformazione del divenire “Niente è come prima. Niente è come sarà. 


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