Wikipedia si autosospende e grida alla censura. L’oscuramento degli snodi informatici è l’ultima frontiera della protesta sindacale, il neoilluminismo cibernetico illude gli ingenui di poter strappare il velo di Maya della conoscenza accademica e dell’informazione giornalistica appaltando alla spontanea ignoranza di cavalieri erranti della rete la missione donchisciottesca di abbattere i mulini a vento della propaganda e della menzogna di Stato, ma di fatto gli sostituisce solo una propaganda e una menzogna di paese. Cose che un tempo il limite tecnologico relegava a chiacchere e volgarità da osteria oggi son divenute grazie al mezzo informatico verità incontestabili sotto il sigillo sacro della libertà d’informazione e d’opinione. Una nazione il cui sistema giuridico si fonda sul ragionevole pettegolezzo non può che ritenere sfumati i contorni della diffamazione e della calunnia, che si vanno a confondere con una Verità rivelata entro al verdetto di una verità processuale, ovvero costruita (probabilistica). Vasco Rossi ha scoperto a sue spese questo aspetto imprevisto del progresso, per il quale lui per primo tanta ala vi stese: eterogenesi dei fini ! Questo è il compimento e la dissoluzione della democrazia, che sofisti e magistrati vorrebbero trasformata non in repubblica delle virtù (chè di virtù non ne hanno nemmeno l’ombra) o in società senza classi, bensì in società senza privato.
(pubblicato dall’autore anche nella sezione Hyde Park Corner de Il Foglio.it, 06/10/11)