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Al diploma e alla laurea con la dislessia

Da Rossellagrenci

AL DIPLOMA E ALLA LAUREA CON LA DISLESSIA

Finalmente un libro sulla dislessia che copre il periodo della scuola superiore e dell’università: Al diploma e alla laurea con la dislessia.

Gli autori sono due docenti e una psicologa che si sono trovati a collaborare nell’Università di Modena e Reggio Emilia.
La presentazione è stata scritta dal dottor Giacomo Stella e, come sempre, è diretta e schietta, dandoci una visione del punto di vista del ragazzo dislessico.
Stella fa notare come la situazione alle scuole superiori cambi, “in virtù dei processi di compenso che si sviluppano attraverso la rieducazione e applicazione scolastica”.


In pratica, il ragazzo dislessico non si differenzia molto dagli altri nelle sue abilità di lettura e scrittura e laddove non ce la fa nel suo bisogno di tempi più lunghi, preferisce mimetizzarsi, far finta di seguire, anche perchè gli insegnanti non controllano più il lavoro degli alunni, o questo accade raramente. Stella fa notare come a quell’età, “il ragazzo non ha alcuna intenzione di mostrare in classe la sua diversità, anzi, cerca in tutti i modi di nascondersi. Nelle scuola superiori il dislessico si confonde con gli studenti svogliati, somari, con coloro che non leggono e non hanno voglia di studiare… La sua immagine risulta meno compromessa se viene considerato disimpegnato, anzichè dislessico. Nel primo infatti vi è implicito un messaggio di scelta personale, di rifiuto della scuola, di contestazione, mentre se un ragazzo rifrisce di essere dislessico macchia la sua identità sociale definitivamente”.
Così come le cose cambiano a scuola, cambiano anche a casa: il ragazzo tende a rifiutare il tutoraggio quotidiano.
Insomma, l’espressività del disturbo cambia, ma i problemi restano, con l’aggravante assai delicato dell’adolescenza e del fatto che alle scuole superiori è difficole trovare una didattica inclusiva.
Nel libro la professoressa Paola Pedroni riporta la sua esperienza all’IPSIA usando la Narrazione Didattica e mettendo in evidenza il ruolo delle figure educative (dirigente scolastico compreso). Tante le storie di ragazzi raccontate e scritte da loro stessi. Il professor Guaraldi e la professoressa Moretti Fantera raccontano invece della loro esperienza con i dislessici universitari.
Il libro non manca di spunti metodologici specifici.
Una guida da leggere e far leggere agli insegnanti e ai genitori!

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