Noi italiani siamo delle persone mature. Come pere.
Di gialle pere il suoloe colmo di rose selvaggepende nel lago, voi cigni del cuore, e il capo di baci ubriaco nell'acqua tuffatech'è santa e non turba.
Ahimè, dove li prendo,ora ch'è inverno, i fiori, e dovedel sole la luce, della terral'ombra? Al freddo mutise ne stanno i muri, nel ventostridono le banderuole.
Noi italiani maturi, muti come muri al freddo, banderuole che stridono.La maturità degli italiani che hanno fatto la maturità, o che l'hanno comprata, o che non ce l'hanno e stanno bene lo stesso e non hanno tutta questa urgenza di avercela. Noi italiani maturi, sereni. Possiamo essere dei diversamente maturi?
Sia chiaro: non difendo né giustifico i crimini della lotta armata brigatista. Il problema è un altro: il problema è che i crimini di Stato sono moralmente peggiori e dei crimini brigatisti, giacché tolgono la fiducia nello stesso stato di diritto. Non perché non si sospettasse che lo Stato fosse ricorso alla tortura. Il dolore è averne la conferma, la testimonianza diretta. La dolorosa constatazione che la tortura è stata davvero una prassi dello Stato. E se la tortura di Stato è accaduta, è stata possibile questo fa temere che sia stata sempre possibile e che possa essere possibile ancora.
Ma noi italiani siamo dei cittadini maturi. Ci piace il bondage. E l'Uomo Lebole lo sa bene.