Finalmente ho portato a termine i fitti estivi, ci sono ora quelli settembrini ma il tempo ancora è lontano…
Ci sono ancora, per la verità, i giorni inerenti al ferragosto ma quelli vorrei un po’ giocarmeli bene.
Non è tempo ancora di fare bilanci, li farò a settembre, però di questa esperienza, al mio secondo anno, posso fare alcune considerazioni, di carattere morale, se così posso dire.
Le telefonate, gli incontri, le richieste,sono state tante, tantissime, ovviamente non tutte vanno in porto, spesso prendono tempo.
“La richiamerò domani”, mi viene detto spesso. Certo questo non vuol dire impegnare l’appartamento ma qualche volta mi viene chiesto di aspettare un giorno e succede che proprio in quel giorno qualcuno mi chiama per una richiesta di fitto: allora cosa fare? Affittare al miglior offerente? Forse si dovrebbe fare così, ma per me la parola, l’impegno, la fiducia, contano ancora qualcosa.
Non sempre vengo ripagata però quando succede è una vittoria: una vittoria sulle cose vere, autentiche, interiori (perché spesso è sulle sensazioni che blocco un appartamento), una vittoria del valore della parola data sugli interessi.