La programmazione parte con format originali dedicati all'attualità, come si conviene a un canale all news, per poi estendersi a sport e spettacoli e, successivamente, a scienze e storia. Il tutto inframmezzato da soli sei minuti di consigli per gli acquisti ogni ora, che tenderanno ad aumentare considerando la media delle emittenti concorrenti, stabili a quota 15 minuti di spot l'ora. Quello di cui invece non tutti gli americani si accorgeranno, al di là degli anchorman in onda, è che anche le trasmissioni sono state ideate sul modello di quelle a stelle e strisce, in modo da aver un effetto rassicurante e fidelizzare prima il pubblico. Il modello di riferimento è stato, soprattutto, la Cnn. Diverso invece il discorso se, fuori dagli schemi tv, Al Jazeera America sarà davvero un'emittente indipendente o non si farà portatrice, come prevedibilmente può essere, degli interessi della monarchia qatariota.
Via cavo e su satellite, Al Jazeera America si può comunque concedere tutto il tempo per conquistare stabilmente il telespettatore del Texas o la famiglia del Missouri visto che ha ingenti risorse economiche di scorta. E' costata 500 milioni di dollari (pari a quasi 375 milioni di euro) la sola acquisizione di Current tv di Al Gore, lo scorso gennaio, cavallo di Troia per entrare nel sistema delle frequenze Usa, un sistema in cui per esempio Bbc sta aspettando un ampliamento delle sue trasmissioni negli Usa (peraltro proprio la tv britannica è una delle concorrenti di Al Jazeera nello scacchiere tv del Mediterraneo e in Africa).
Secondo le ultime rilevazioni Nielsen, Current tv ha attirato a luglio 24 mila spettatori di media nella sua prima serata, mentre Al Jazeera America debutterà subito in 48 milioni di case su una platea complessiva di 100 milioni di famiglie abbonate a pagamento. Non solo: l'emiro del Qatar investirà altre "centinaia di milioni di dollari", ha ribadito il manager Paul Eedle senza specificare però il budget a disposizione. Un'indicazione? Il budget dovrà coprire le spese per un intero staff che comprenderà 900 persone, di cui 400 giornalisti.
Marco A. Capisani per "Italia Oggi"