Al mare anche gli uomini hanno più tette di me

Da Lacucinadiqb

Sono ufficialmente in ferie.

Finito di lavorare a mezzanotte del giorno prima di partire, ho caricato mac (che non funziona), caricatori e tecnologia in una borsa, scarpe assortite in un'altra borsa, una decina di attaccapanni contenenti vestiti non meglio identificati e coperti dal cellophane riparatore, la borsa dei costumi riposti la scorsa estate, quattro libri tra le pile di quelli acquistati nell'ultimo anno e ovviamente non solo non letti, neppure "annusati", la padella da 42, il set di coltelli zwilling da viaggio (quelli acquistati durante il viaggio di nozze), qualche spezia e qualche specialità.Il resto della ciurma è abbastanza grande per riempire da sola zaini e zainetti, caricare i propri abiti nel camper e, come me, dimenticare a casa sempre qualcosa.Tredici ore di viaggio- pause comprese - e, finalmente, il mio paradiso in terra, il Salento e, nello specifico il campeggio "Riva di Ugento" nell'omonimo paese, punto estremo nel "tacco" della nostra penisola.


L'abbiamo conosciuto più di vent'anni fa quanto Enrica, completa di succhiotto e pannolone, scese dall'auto senza aria condizionata dopo il lunghissimo viaggio (affrontato senza un lamento) e si diresse di corsa verso la piscina per fermarsi, come in un cartone animato, sul bordo, girarsi, togliersi il ciuccio e sorridermi, mentre la stavo raggiungendo con il cuore impazzito dalla paura.
Ci siamo tornati ad anni alterni, incontrando di volta in volta quasi sempre le stesse persone e alcune di queste conoscenze sono diventate amicizie sincere.E così in questo primo giorno di ferie, durante le consuete visite di cortesia alla commessa dell'edicola, all'addetto alla sicurezza che lavora di notte per aiutare la figlia ad acquistare casa - e che mi regala ogni volta i fichi più buoni della Puglia -, al gestore del bar che nel frattempo è diventato nonno - e arricchito il proprio sguardo di una luce mista di felicità e tenerezza estreme -, alla cassiera del market che mi saluta sempre con "Ciao Signora!", mi sono soffermata a riflettere sul tempo che passa e sui segni che lascia, non solo sul corpo e sul viso delle persone.

Nel corso degli anni sui fili per la biancheria legati tra un pino marittimo e un ulivo si sono sostituite alle t-shirt colorate e all'ultima moda candidi bavaglini stesi in ordine di grandezza, ai perizoma esibiti un po' spudoratamente le più rassicuranti culotte mentre si continua a dormire poco vuoi perchè da piccoli i bimbi non dormono mai vuoi perchè una volta diventati grandi i ragazzi adottano il fuso orario di New York.All'ora di pranzo si mandava il figlio della vicina di tenda dotato di bici e gambe buone a chiamare il resto della prole priva di fame e di orologio e ora è tutto un smanettare tra madri nervose e figli che, chissà perchè, hanno sempre il cellulare in vibracall quando chiama la genitrice poco rilassata e per la Caccia al Tesoro si cercava di avere in squadra il secchione della compagnia mentre oggi, in due minuti, con google trovi la capitale del Sudan, avendo solo una vaga idea del continente di appartenenza.A distanza di tempo fioriscono tatuaggi su corpi non più giovanissimi mentre durante i tornei di calcetto i padri continuano a manifestare malcelate rivalità, convinti tutti di aver generato il nuovo Maradona.E ora mi voglio proprio rilassare e anche coccolare un po': via pantaloni lunghi sempre macchiati e scarpe antinfortunistiche e vai con gonne vezzose con le frange e sandalini con tacco a spillo."Ma hai ancora le scarpe da ginnastica!""Beh, si...pensavo di andare a fare una corsa.""Con la gonna con le frange?!""Ti sequestro la Playstation fino al 2012?""No, no....stai benissimo!"


Risotto con frutti di mare e frutti di orto (e non sono ancora andata al mercato del pesce di Gallipoli!) e pesi "a occhio" :)Ingredienti (per 4 persone)400 gr di carnaroli, 2 scalogni, 1 pezzettino di radice fresca di zenzero, due pugni di piselli freschi, 2 carote, qualche datterino, qualche gamberone, 4 capesante, 4 scampi, i filetti di 1/2 branzino e di 1/2 orata, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, burro chiarificato, brodo vegetale, un ciuffo di prezzemolo fresco tritato, olio evo, sale rosa, pepe nero lungo.ProcedimentoTaglire la carota in dadolada sottile e sbollentarla con i piselli e i pomodori in acqua salata per 2 minuti. Spellare i pomodori, privarli dei semi, tagliarli in dadolata, mescolare al resto della verdure e mettere da parte.Sfilettare il pesce e pulire gamberoni e scampi, mettendo da parte lische e carapaci e utilizzarli per preparare un fumetto di pesce con uno scalogno e la radice di zenzero.Tritare lo scalogno rimasto, rosolarlo con dell'olio evo e far saltare le verdure per qualche minuto. Togliere dal fuoco e mettere da parte.Tostare il riso in un'altra padella con dell'olio evo, sfumare con il vino bianco e iniziare la cottura con il fumetto (in alternativa utilizzare il brodo vegetale). A metà cottura unite la verdura e dopo qualche minuto il pesce tagliato in dadolata.A fine cottura unire il prezzemolo e il burro (e anche un po' di parmigiano se si gradisce), mantecare, lasciar riposare coperto per 1' e servire  nei fantastici piatti bianchi in dotazione del camper decorando con un po' di prezzemolo fresco, gentile omaggio della signora tedesca della piazzola vicina (alla quale bisognerà girare un'abbondante mestolata di risotto, ovviamente :))

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