Il contrasto assordante di una città sportiva al top e quella sociale sprofondata nuovamente in “C”.
Premesso che sono io stesso molto tifoso e mi emoziona questo andamento nel campionato della mia squadra, ma la stessa passione che ho per la squadra la riservo ai luoghi in cui sono nato e in cui vivo e sono nate le mie figlie. Sarei stato volentieri tra i 15.000 presenti per Napoli Bologna di domenica 10 aprile ma contemporaneamente mi sarei aspettato altrettanta partecipazione per la manifestazione contro la continua emergenza dei rifiuti. Non si può essere indifferenti a quanto siamo costretti a subire e m’indegno quando qualche sedicente politico del nord, punta l’indice sulla nostra negligenza nell’amare la nostra terra e la faciltà con cui da sempre maltrattiamo la nostra città. Quando pensavamo di aver visto il peggio per la mia generazione (colera, contrabbando illegalità diffusa etc), superato i tempi bui intorno alla fine degl’anni ’70 (il terremoto “miracolosamente” ha migliorato), ci ritroviamo a rivivere e far vivere ad innocenti, bambini che non meritano questo che gli stiamo lasciando in eredità.
Onde evitare di finire nella retorica di parole e concetti che si ripetono da sempre, avanzo la mia proposta di tifoso sia della squadra che della città di Napoli: immagino lo spot fatto in successione dal POCHO, HAMSIK, MATADOR ma anche e soprattutto i napoletanissimi CANNAVARO o GRAVA che recita più o meno così:
“IL PROSSIMO ANNO NON GIOCHERO’ NEL NAPOLI……. NON VOGLIO CHE I MIEI FIGLI VIVANO IN UNA CITTA’ SPORCA IN CUI SI RISCHIA DI PRENDERE MALATTIE E IN CUI LA GENTE FA IL TIFO CONTRO SE STESSA!.
Li pregherei di fare questo perché è l’ultima chance che abbiamo per avere il massimo dell’adesione e per vedere nuovamente i napoletani innamorati di Napoli oltre che del Napoli.
Antonio Germano