Magazine Diario personale

Al Paradiso è meglio credere (e al berlusca?)

Da Aquilanonvedente

al-paradiso-e-meglio-credereSono un fan del trio Aldo, Giovanni e Giacomo.

Quando, anni fa, vennero a tenere uno spettacolo nel nostro piccolo teatro, mi scompisciai dalle risate, mentre la signora che stava seduta al mio fianco rimase impassibile per tutto il tempo (al tempo ero ancora un giovanotto singol…).

La loro comicità può non piacere a tutti. Penso che abbiano fatto anche dei film discreti.

Ma questa prova letteraria di Giacomo Poretti proprio non l’ho capita.

L’idea di partenza non è male, così come il suo sviluppo, ma manca completamente il finale, cioè gli ultimi due capitoli sono incomprensibili.

Eppure il libro è pubblicato nientepopodimeno che dalla Mondadori. E stava pure in prima fila alla libreria Feltrinelli. E costa pure 17,50 euro, per circa 100 pagine di storia.

Alla faccia del bicarbonato di sodio…

P.S.: terminato il pranzo, ho sintonizzato il televisore su La7. Stavano trasmettendo in diretta i comizi finali della manifestazione Lega & C. a Bologna.

Ho sentito le battute conclusive dell’intervento di Giorga Meloni, cioè i suoi ultimi starnazzamenti. Non ricordo cosa abbia detto, forse per la troppa profondità dei pensieri esposti…

Poi è toccato al berlusca.

Ha parlato per quasi mezz’ora, dall’una e venti, senza dire praticamente niente. Mi ha fatto quasi pena.

Il suo intervento è stato tutto focalizzato sui sondaggi, secondo i quali Renzi è ormai finito, lui, Matteo (Salvini) e Giorgia insieme arrivano ben oltre il 50% delle preferenze. E arriveranno ben oltre il 40% dei voti alle prossime elezioni. Elezioni che loro avrebbero vinto anche nel 2013, se non fosse stato per i brogli della sinistra (sì, avete capito bene, quello che è stato fino a poco tempo fa il leader dell’opposizione, ha detto che chi governa oggi lo fa per merito di brogli). E poi giù con le promesse: basta tasse sulla casa, basta imposta di successione, basta IRAP alle imprese, pensioni minimo di 1.000 euro al mese, stipendio alle casalinghe (le nostre mamme), ecc.

Per un attimo me lo sono immaginato non in piazza a Bologna, ma nell’atrio di una casa di riposo, a vaneggiare nel nulla.

E’ chiaro che, oggi, la parte del leone nel centro destra la fa Salvini.

E questa non è una bella cosa…

Seven Wonders

(che Stevie Nicks è mooooooolto meglio della Meloni…)



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