Il monte ore totale è lo stesso del Liceo scientifico tradizionale, ma elimina gli insegnamenti di Latino e Storia dell’Arte, riduce le ore di Filosofia, potenzia in cambio le Scienze motorie e sportive, le Discipline sportive e introduce il nuovo insegnamento di Diritto ed Economia dello Sport. Si tratta di un modello formativo che introduce nel nostro ordinamento una vera e propria rivoluzione culturale, riconoscendo il valore aggiunto della pratica sportiva nei processi formativi per la costruzione di personalità fondate su valori quali il coraggio, la costanza, il sacrificio, l’impegno, la definizione di traguardi da raggiungere. Con questo corso la scuola italiana si apre finalmente alla valorizzazione di tanti atleti che investono nella pratica sportiva energie e risorse che ora possono finalmente essere riconosciuti. Indicativamente dovrebbero nascere 8 Licei sportivi in Piemonte, uno per provincia, circa 100 in Italia”.
Non mancano punti di criticità del progetto, su tutti quello legato all’allestimento di una sola classe (25-30 allievi) per il lancio del Liceo Sportivo: “Abbiamo ad oggi – prosegue la Preside già più di 200 richieste e contiamo che anche i criteri selettivi ci vengano indicati in modo chiaro e non vengano lasciati all’autonomia degli Istituti”. Intanto il “Primo Levi” è pronto alla nuova sfida, grazie alle sue strutture, agli ampi spazi, ai contatti già intrapresi con molte Federazioni Sportive: “Ampio il parco esterno, capiente e con tribune da circa 200 posti la nostra doppia palestra, alta 8 metri e pertanto in grado di ospitare più discipline sportive ed eventuali manifestazioni. Ed ancora il campo da tennis in esterna, quello da calcetto, da volley e multifunzionale. Stiamo inoltre lavorando – prosegue Anna Rosaria Toma – nella sensibilizzazione del corpo docente circa la nuova tematica sportiva. Personalmente sono motivatissima e credo che si tratti di un’occasione importante per dimostrare quanto siano sinergici il valore dello sport e di una moderna società in grado di recepirne i messaggi, nonché l’affermazione dello stesso valore nella vita, anche in chiave futura e occupazionale”.
La parola d’ordine, ad oggi, è far partire il progetto. Solo così potrà essere testato sul campo, tarato in funzione delle richieste. Solo così darà risposte, crediamo inimmaginabili in termini di gradimento, che da sole colmeranno il gap con molti Paesi europei che da decenni hanno compreso l’importanza di questa speciale integrazione. Spesso lo sportivo, per capacità di impegno, ottimizzazione dei tempi e voglia di sacrificio, è il soggetto eccellente della nostra società. Valorizziamolo. Consideriamo inoltre che ad oggi non esiste ufficialmente nell’istruzione pubblica alcun Liceo Sportivo e quelli che vantano di esserlo, anche in ambito privato, rappresentano solo operazioni sperimentali legate ad un discorso di autonomia didattica degli Istituti. Passando proprio al privato il primato in prospettiva anno scolastico 2014-2015 spetta all’Istituto Sociale, già sede dell’Accademia del Rugby under 17 e degli allenamenti della PMS Basket.
Roberto Bertellino