Sabato scorso, dopo un venerdi intero di febbre a 40 e oltre, e dopo telefonata al pediatra che oltre alla tachipirina consigliava dello Zimox in attesa di vederlo, la febbre non scendeva e ci siamo decisi a portare Jacopo al Pronto Soccorso del Santobono.
Sicuramente non era una situazione di emergenza, e mi apsettavo di dover attendere un po’, ma quello a cui ho assistito e’ stato veramente molto triste.
Mi aspettavo di trovare un Ospedale attrezzato per i bambini, e in una saletta che sara’ stata 50 mq2 erano in fila genitori con i bimbi in braccio per l’accettazione dei bimbi al P.S.. In fila, non un numero da prendere e magari con la possibilita’ di sedersi su delle seggiole, no in fila.
Qualcuno piu’ audace chiedeva di passare perche’ il figlio aveva ingerito una sostanza acida, qualcuno aveva un oggetto in un orecchio, Silvia ha detto che Jacopo aveva da due giorni la febbre a 40. Due volontari, poverini, confermano allora che ci daranno un termometro per misurare la febbre, e sorpresa delle sorprese, arriva un termometro a mercurio. Si, si, un termometro a mercurio, termometri che oramai da un anno sono fuori legge. Alla mia osservazione il povero volontario mi conferma che sia l’unico che hanno. Ho girato questo video, di pochi secondo in cui si vede il volontario abbassare la colonnina di mercurio del termometro che sara’ stato dato a qualche altro bambino.
Riusciamo a passare qualche persona e arriviamo all’accettazione dove un UNICO infermiere compila il referto per poi accedere ai medici. Qui una stanza con un lettino, un fasciatoio e il computer, forse anche piu’ piccola della prima, un caldo da morire, infatti e’ aperta una finestra alle spalle dell’infermiere, dove si affacciano genitori curiosi che cercano di capire a che punto sia la situazione. Alla faccia della privacy e dei dati sensibili, ma forse sono interessati alle quote Bwin che ogni tanto consulta l’infermiere tra un referto e l’altro su internet.
Siamo i quarti dalla compilazione del referto, passera’ circa un’ora in cui Jacopo e’ in braccio tra me e Silvia, ed ovviamente si lamenta. Insieme a lui bimbi di 15 giorni fino ad adolescenti di 13 anni, tutti accumunati da un problema per cui sono dovuti arrivare qui. Avevamo deciso di andare al Santobono al posto del San Paolo, dove francamente l’ultima volta eravamo stati trattati con velocita’ e cortesia, e credo che, sperando che non sia piu’ necessario, torneremo li la prossima volta.
Questo quanto cita il sito del Santobono sotto la voce Mission:
La missione strategica dell’Ospedale Santobono è soddisfare i bisogni assistenziali di tutti i cittadini in età pediatrica, garantendo prestazioni di prevenzione cura e riabilitazione efficaci, efficienti e tempestive, erogate nel rispetto della persona ed in condizioni di assoluta sicurezza.
Efficaci, efficienti e tempestive, nel rispetto della persona…
Due i medici in turno, almeno questo e’ stato confermato dai due volontari. Saranno i tagli, saranno i pochi introiti, non lo so, ma e’ palese che il numero fosse inadeguato all’affluenza. Questa stesso post l’ho inviato via mail all’indirizzo:
urpsantobono@virgilio.itindirizzo confermatomi dall’URP che ho chiamato al numero 0812205622. Vediamo se rispondera’ qualcuno.