Il gruppo estremista, alleato con al-Qaeda, ha riferito di aver ucciso almeno 61 soldati kenioti che prestano servizio presso le forze di sicurezza dell'Unione africana
Un soldato somalo a Mogadiscio, a giugno del 2015. Credit: Feisal Omar
Combattenti del gruppo estremista al Shabaab hanno attaccato una base militare dell'Unione africana nel sud della Somalia venerdì 15 gennaio 2016, uccidendo decine di soldati.
I miliziani hanno fatto irruzione nella sede militare con una macchina a bordo della quale c'era almeno un attentatore suicida.
Gli uomini di al Shabaab hanno riferito di aver ucciso almeno 61 soldati kenioti che prestano servizio presso le forze di sicurezza dell'Unione africana.
Non c'è ancora tuttavia la conferma ufficiale che i miliziani abbiano ucciso un così alto numero di persone e al Shabaab è noto per gonfiare il numero delle sue vittime.
Il campo base dell'Unione africana presa d'assalto è quello di Ceel Cado, che si trova circa 500 chilometri a ovest di Mogadiscio, capitale della Somalia, vicino al confine con il Kenya.
Il gruppo estremista, alleato con al-Qaeda, ha riferito di essere anche in controllo della piccola cittadina di Ceel Cado, che si trova nei paraggi. Ha anche aggiunto di essersi impossessato di circa 30 camion, carri armati e veicoli armati.
Le truppe keniote dell'Unione africana hanno risposto contrattaccando i miliziani e il combattimento sarebbe ancora in corso.
Le truppe dell'Unione africana - composte da circa 22mila soldati provenienti da diverse nazioni del continente africano - combattono da quasi dieci anni contro le insurrezioni di al Shabaab in Somalia, un paese in pieno conflitto da quando è esplosa la guerra civile nel 1991.
Fonte: The Post Internazionale