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Al sicuro in Fort Apache

Da Andreachiarelli

Apache FoundationIl 2011 è stato un anno proficuo per la Fondazione Apache, almeno in termini di donazioni di codice. Allo stato attuale, su 59 progetti in incubazione, cioè in attesa del passaggio ufficiale della proprietà intellettuale alla fondazione, ben 26 sono stati donati nell’anno appena trascorso, di cui 20 nel secondo semestre . E tra questi ci sono progetti molto noti come OpenOffice.org di Oracle, Flex di Adobe, Lotus Symphony di IBM, PhoneGap (ora Cordova) di Nitobi, per citarne qualcuno.
Come mai questa improvvisa generosità?

Non ho fatto studi approfonditi in proposito ma ho la sensazione che stia succedendo qualcosa di abbastanza bizzarro.
Fino a qualche anno fa diverse aziende produttrici di software mostravano un interesse diretto verso l’Open Source, sia in qualità di promotrici di progetti aperti che in qualità di sostenitrici finanziarie. Insomma un coinvolgimento attivo e diretto considerato in generale un segnale positivo in quanto il loro sostegno dava solidità economica ai progetti e maggiore continuità. Addirittura sembrava ci fosse un rincorrersi a chi era più Open…

Ora sembra che le aziende tendano a disfarsi dei loro progetti per affidarli a fondazioni come Apache. Da cosa dipende questa inversione di tendenza?
Posso capire la mossa di Oracle, che ha evitato di disintegrare la community di OpenOffice.org dopo le varie polemiche, e quella di IBM, conseguenza della donazione di Oracle. Anche la donazione di PhoneGap probabilmente segue la stessa logica, dopo che Nitobi è passata ad Adobe. Ma negli altri casi? Come è da interpretare questa nuova tendenza?

Intendiamoci, non è che mi dispiaccia se dietro ad un progetto Open Source invece di un’azienda ci sia una fondazione. Anzi, dovrebbe offrire maggiori garanzie per il mantenimento dei principi Open Source. E’ che mi è sembrata una tendenza bizzarra.


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