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Al supermarket dell'amore

Creato il 22 novembre 2009 da Afrodite
Dimenticati da tempo i lunghi corteggiamenti con mazzi di rose rosse e champagne (ormai appartengono alla preistoria!), presto dimenticheremo anche quelli con lucchetti sul ponte Milvio, di cui  buttare la chiave a sancire l'eternità della passione, e voli tremetri sopra il cielo.
Secondo il New York Magazine, che pubblica online i diari con le esperienze amorose dei lettori, la nuova tendenza sono gli incontri stile supermarket, ovvero chi offre di più (il prodotto migliore) sarà ricompensato (con l'acquisto).
Ma come funziona questo "commercio" dei sentimenti? Non pensate a escort e trans, quelli non c'entrano. Prendete un uomo o una donna qualunque che desidera trascorrere una serata sentimentale senza disporre di un partner fisso. In suo soccorso viene il telefonino, con l'elenco (Rubrica ) dei contatti. L'uomo (o la donna) invia più sms a possibili compagni/compagne proponendo l'incontro e chi se lo aggiudicherà sarà colui/colei che rispondendo farà l'offerta migliore.
Fino a qui, siamo ancora nel quasi normale. Il bello (si fa per dire) viene dal fatto che dietro l'invio dei messaggini c'è una vera e propria strategia di marketing con i suoi ferrei comandamenti. In testa, quello di non apparire troppo ansiosi e desiderosi di concludere.
Se poi l'incontro con il partner ritenuto migliore tra i diversi offerenti si rivelerà meno soddisfacente del previsto, nulla vieta di passare a un altro aspirante, lasciato in un primo momento in panchina perché ritenuto non abbastanza promettente.
Risultato? Un'instabilità continua nelle relazioni d'amore.
Secondo la filososa israeliana Eva Illouz alla base di tutto ciò starebbe una malintesa idea di realizzazione di sè. "Autorealizzarsi viene identificato con il non impegnarsi in alcuna identità fissa", spiega la Illouz. Che si scaglia contro il consumismo, anche in amore: "Rende apatici. Quando c'è troppa scelta, si sceglie di non scegliere".

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