Al tempio

Da Asiamonamour

pagode del tempio Longshan

Una delle cose che mi piace fare di piu' quando sono in Asia e' visitare i templi. Non perche' io sia credente, ma perche' sono belli, colorati, profumati, vivaci e caratterizzati da un'atmosfera di calma e pace che mi rilassa molto. Inoltre e' proprio un piacere per gli occhi e per i sensi guardare le pagode dipinte in mille colori, le sculture intagliate sui tetti (ognuna con un significato particolare), i fiori, i bonsai, le statue maestose delle divinita' che ti guardano con occhi benevoli, i Buddha sorridenti e panciuti che ti mettono il buon umore.
Non posso certo dire la stessa cosa delle nostre chiese, che gia' da bambina mi incutevano timore e ansia con i loro interni bui, le statue vestite di nero, Madonne in lutto, Gesu' in croce sanguinanti e sofferenti, Santi anemici e afflitti e storie di morte, tradimenti e giudizi universali.
Ma perche' tanta tristezza? Non basta forse quella terrena?
Per non parlare poi dei nostri preti, che con voce cavernosa leggono racconti incomprensibili, ripetono mille volte le stesse cose, cantano come se avessero mal di pancia e ti dicono cosa fare e cosa non fare. Insomma, una tortura, almeno per me!
Ricordo che da piccola, quando la nonna mi portava in chiesa con lei, per ammazzare il tempo e cercare di non pensare ai "mostri" di alabastro che mi guardavano minacciosi, cercavo di immaginare ombre divine e apparizioni e dicevo poi di aver visto la Madonna o Gesu'. Ovviamente nessuno ci credeva, nemmeno quelli che credevano.
I templi in Asia sono diversi, non c'e' nessuno che fa la predica, non ci sono preti a farfugliare cavolate. La gente e' libera di andare, pregare la divinita' che piu' gli e' cara, sedersi sui gradini a dormire, recitare i mantra, chiacchierare. Negli occhi solo un'esplosione di colori sgargianti e nel naso i profumi piu' svariati.

Bibbia o vangelo buddhista

rosario buddhista


Ci sono poi diverse divinita' per diversi bisogni: c'e' quella che protegge le donne, quella per i pescatori, per i malati, per gli studenti, etc., e la gente porta tante offerte di cibo, dalla frutta ai biscotti o addirittura patatine americane, come questo pacco di Pringles nella foto, non sia mai che lassu' qualcuno abbia fame e voglie strane!

offerte al tempio


I devoti prendono dei mazzetti di incensi profumati e, dopo averli accesi in appositi contenitori di fiamme, vanno al centro del tempio e pregano inchinandosi quattro volte e rivolgendosi ai quattro punti cardinali. Dopodiche' inseriscono gli incensi negli incensieri, che sono sempre decorati con splendide figure della tradizione orientale.

incensiere con dragoni

Ieri mattina sono andata al tempio Longshan e ho fatto la stessa cosa, ma, buttando i miei tre bastoncini di incenso, ho espresso tre desideri. Un po' come si fa da noi vedendo una stella cadente... spero che Buddha non mi punisca per questa azione profana! Anche se lui non fa il giudice di professione, come Dio, lui sorride e basta.
In quasi tutti i templi buddhisti c'e' poi un ristorante. Una sorta di mensa per i monaci dove il cibo e' rigorosamente vegetariano e chiunque puo' concedersi una piacevole pausa ristoratrice e gustarne le prelibatezze.
Quando vivevo a Shanghai, spesso la domenica mattina mi recavo al tempio Longhua e dopo
aver bruciato qualche incenso ed espresso i miei desideri, mi fermavo a mangiare una squisita zuppa di funghi, carote, toufu e spaghetti, cosi' mi sentivo in pace con me stessa e pronta per ricominciare nel migliore dei modi la settimana.

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