Al via i Mondiali di bob e skeleton a Lake Placid

Creato il 16 febbraio 2012 da Olimpiazzurra Federicomilitello @olimpiazzurra

Prenderanno il via domani a Lake Placid i Campionati del Mondo di bob e skeleton. La piccola cittadina statunitense situata nello Stato di New York ospiterà la rassegna iridata per la decima volta nella sua storia dopo le edizioni del 1949, 1961, 1969, 1973, 1978, 1983, 1997, 2003 e 2009.
Si parte nell’imminente week-end con le gare di bob a 2 maschile e femminile, mentre la settimana successiva sarà la volta delle competizioni dello skeleton e del bob a 4.
Nel bob a 2 femminile la grande favorita al titolo sarà la campionessa uscente tedesca Cathleen Martini, che proprio qualche giorno fa ha messo in bacheca la sua prima sfera di cristallo in carriera. Le avversarie più accreditate della 29enne di Zwickau saranno la connazionale Anja Schneiderheinze, vincitrice di due tappe di Coppa del Mondo quest’anno, e la campionessa olimpica canadese Kaillie Humphries, in grandissima forma dopo essersi aggiudicata le ultime due gare stagionali. Da non sottovalutare neppure la veterana teutonica Sandra Kiriasis, che ha già vinto il titolo iridato per tre volte (mai nessuna come lei nella breve storia del bob a 2 femminile, che assegna medaglie mondiali solo dal 2000) e mira a riscattare una stagione che l’ha vista cedere lo scettro della sfera di cristallo dopo ben 8 anni.
Incertissima si presenta la competizione del bob a 2 maschile. Lo svizzero Beat Hefti, vincitore della Coppa del Mondo, cercherà di agguantare la sua prima medaglia da pilota dopo quelle ottenute come frenatore di Ivo Rueegg (oro nel bob a 4 nel 2007), Marcel Rohner (argento nel bob a 4 nel 1999) e Martin Annen (due bronzi nel bob a 2 negli anni 2001 e 2005). Potrà sembrare strano, ma il 34enne elvetico non partirà con i favori del pronostico. Il catino statunitense, infatti, non è tra i più amati dal rossocrociato, che tra l’altro non vi gareggia dai Mondiali del 2009, quando giunse 13mo: lo scorso anno, infatti, non aveva preso parte alla prova di Coppa del Mondo di Lake Placid a causa dei problemi economici in cui versava la federazione svizzera. Su questo budello così tecnico e tortuoso, inoltre, la spinta conta meno che in altri contesti.
Sicuri candidati al successo, inoltre, saranno il campione in carica russo Alexandr Zubkov, quest’anno più incisivo con la slitta di maggiori dimensioni, il tedesco Maximilian Arndt, quattro volte sul podio in stagione, ed il canadese Lyndon Rush, che ha ottenuto due successi stagionali. Da monitorare con attenzione anche l’americano Steven Holcomb, sicuro candidato all’oro nel bob a 4.
Capitolo Italia. Il Bel Paese in questa disciplina vanta una tradizione gloriosa ai Mondiali. Nel bob a 2, infatti, la nostra nazionale è quella che ha vinto più ori in assoluto (13) dopo la Germania (che ne ha messi in bacheca 18 considerando anche i tempi antecedenti al Muro di Berlino), mentre 5 sono i titoli conquistati nel bob a 4. I podi tricolori complessivi, poi, sono ben 43. L’atleta più vincente nella storia dei Mondiali di bob, inoltre, è proprio un italiano: si tratta del leggendario Eugenio Monti, che vanta ben 9 ori iridati, 7 nel bob a 2 (5 consecutivi dal 1957 al 1961, 1963 e 1966) e 2 nel bob a 4 (1960 e 1961). L’ultimo titolo azzurro risale al 1999, quando Gunther Huber si impose a Cortina d’Ampezzo, mentre l’ultima medaglia è datata 2007, con Simone Bertazzo terzo a St. Moritz.
Proprio sul 29enne di Pieve di Cadore saranno riposte le speranze italiane di ben figurare a Lake Placid, budello su cui l’azzurro vinse lo scorso anno in Coppa del Mondo. L’alfiere tricolore è reduce da una stagione travagliata e costellata da diversi infortuni muscolari, ma su un catino così adatto alle sue caratteristiche di pilota dal talento cristallino, un piazzamento tra i primi 6 non è da escludere a priori.
Nello skeleton femminile la Gran Bretagna sembra poter impensierire il monopolio della Germania che dura dal 2008. Ambiscono al titolo, infatti, sia la vincitrice della Coppa del Mondo Shelley Rudman, mai sul podio in una rassegna iridata, sia la giovane enfant prodige d’Oltremanica Elizabeth Yarnold, vera variabile impazzita di questi Mondiali, avendo già vinto due prove di Coppa del Mondo su due piste molto impegnative come St. Moritz e Calgary. Campionessa in carica è la teutonica Marion Thees, che cercherà di raggiungere un risultato storico: mai nessuna atleta, infatti, ha agguantato il mondiale in due edizioni consecutive. La 27enne di Oberhof, tuttavia, non è reduce da un buon periodo di forma, avendo gettato al vento le proprie chances di vincere la sfera di cristallo nelle ultime tre gare di St. Moritz, Whistler e Calgary, quando è sempre uscita dalla top3. Il cerchio delle pretendenti al metallo più prezioso, infine, è chiuso dalla tedesca Anja Huber, oro nel 2008, e dalle canadesi Amy Gough e Mellisa Holligsworth.
In campo maschile, invece, un solo, logico favorito: si tratta del lettone Martins Dukurs, assoluto dominatore della stagione con ben 7 vittorie su 8 gare in programma, 12 nelle ultime 13 considerando anche la passata stagione. Il detentore del titolo cercherà di bissare il trionfo dello scorso anno, eguagliando l’impresa del canadese Ryan Davenport, l’unico nella storia in grado di confermare l’oro mondiale (1996 e 1997). Il 27enne di Riga, inoltre, vuole anche avvicinarsi ulteriormente al record assoluto dello svizzero Gregor Staehli, l’unico sino ad ora in grado di vincere tre ori iridati. Difficile pensare ad un ipotetico rivale per il fenomenale baltico. Potrebbe provarci il tedesco Frank Rommel, il solo atleta in questa stagione a spezzare l’egemonia del campione olimpico. Tra i candidati al podio, poi, figurano anche il russo Alexander Tretiakov e Tomass Dukurs, fratello maggiore di Martins. Tra le possibili sorprese, infine, il neozelandese Ben Sandford, vincitore di due gare di America's Cup su questa pista ad inizio dicembre, cui piacerebbe emulare l’impresa di suo zio Bruce Sandford, oro a Calgary nel 1992 (unica medaglia neozelandese nella storia).
http://wintersport-news.it/7532,News.html
Federico Militello

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