Al Cairo è cominciata due giorni fa la Fiera internazionale del libro edizione 45°, la più importante manifestazione letteraria del paese.
Ma in un Egitto che domani celebrerà il terzo anniversario della Rivoluzione del 25 gennaio 2011, molti occhi sono puntati sulle manifestazioni che si terranno sabato nei luoghi simbolo delle proteste e degli scontri di questi ultimi tre anni. Luoghi che toccano anche il quartiere in cui si sta svolgendo la fiera, Nasr City/Madinat Nasr, dove si trovano Rabaa al-Adawiyya e l’università di al-Azhar.
Nonostante alcune indiscrezioni fuoriuscite prima dell’inaugurazione, che sostenevano che l’inizio della fiera sarebbe slittato, la manifestazione culturale è stata inaugurata mercoledì dal presidente ad interim Adly Mansour, il quale però non ha incontrato gli intellettuali e gli editori egiziani come da tradizione. La preoccupazione per le misure di sicurezza era tale che la notizia che Mansour avrebbe effettivamente inaugurato la Fiera era trapelata solo martedì sera.
L’ingresso della Fiera (fonte: pagina Facebook ufficiale)
E stando a quanto scrive Al-Youm Al-Sabi3 (che titola enfaticamente: Gli egiziani sfidano il terrorismo il primo giorno della fiera del libro), le misure di sicurezza dentro e fuori i padiglioni della fiera sono aumentate.
Il clima politico e sociale agitato non sembra aver impensierito più di tanto gli abitanti del Cairo, almeno stando a queste immagini.
Su Twitter e Facebook inoltre gli editori invitano i lettori ad andarli a trovare nei loro stand.
Dar el-Shorouk invita alla presentazione del libro “Ho vissuto due volte” di Hamdi Qandeel, noto giornalista e attivista egiziano
L’invito di Dar al-Ayn
…e di AUC Press
Lo slogan di quest’anno è “Cultura e identità”. Alla fiera parteciperanno circa 700 editori provenienti da 24 paesi e il Kuwait sarà l’ospite d’onore. Taha Hussein, uno dei più grandi intellettuali della storia moderna egiziana, verrà ricordato con una menzione speciale in occasione dei 40 anni dalla scomparsa e 20 delle sue opere più rare verranno ripubblicate.
Inoltre, il sito web della fiera è stato rinnovato (ma non riesco a trovare più il programma); gli organizzatori stanno postando foto sulla fanpage ufficiale e qualcosa anche su twitter @cairobookfair.
Ci sono poi gli hashtag da seguire (se siete amanti del genere): #cairobookfair, o معرض_الكتاب#.
Infine, spulciando su Facebook ho trovato qualche copertina interessante di testi da poco pubblicati, tra cui spunta un nostrano Massimo Carlotto tradotto in arabo, giusto in tempo per l‘incontro di mercoledì prossimo a Roma (in basso: cliccate su una copertina per ingrandirle tutte e leggere anche titoli-editori-autori).
Questo è per chi spesso (mi) dice che i libri arabi hanno copertine inguardabili. Occhei magari a volte è vero (ma perchè qui in Italia invece ci piacciono sempre?), però bisogna ammettere che molte case editrici grandi e/o giovani stanno lavorando molto su packaging e lettering delle copertine.
Poi boh, i gusti sono gusti, giudicate da voi.
“La casa del fuoco”, Mahmoud el-Wardani, Dar Merit“Un giorno adatto per uccidere”, Osama Gad, Da r al-Ayn“L’amore del bandito”, Massimo Carlotto, Dar al-Ayn“Nessuno dorme ad Alessandria”, Ibrahim Abdel Meguid, Dar el-ShoroukRicapitolando: so far so good. Nei prossimi giorni una lettrice del blog visiterà la Fiera e inshallah potremo leggere le sue impressioni.