L'auditorium
Trentatre concerti di musica classica ma anche Jazz. In cantiere eventi culturali, convegni e l'apertura del Museo di arte sacra con capolavori di Giotto, Mantegna, Masolino, Paolo Uccello, Granacci, Filippo Lippi, Buontalenti e inestimabili opere d'arte orafa.di Paolo Maggi
Si comincia lunedì 24 febbraio con le note di Mozart e Strauss per “gruppi di fiati” ma in cantiere anche musica jazz e tanto altro.
La Chiesa di Santo Stefano al Ponte, in piazza di Santo Stefano 5 a Firenze, incastonata fra l'Arno e piazza Signoria presenta la nuova stagione
Giotto Madonna con Bambino
concertistica curata da Giuseppe Lanzetta per la musica classica e da Francesco Maccianti per il Jazz e non solo. Trentatrè i concerti di musica classica internazionale eseguiti da alcuni dei migliori giovani musicisti italiani che accompagneranno il pubblico fiorentino per tutto l'anno per un progetto che vuole dare visibilità ai concertisti che si affacciano alla ribalta musicale ma che incontrano tante, troppe difficoltà a trovare uno spazio adeguato per esprimere il loro talento. Lunedì 24 febbraio alle 21 concerto inaugurale con “Mozart e Strauss: la musica per gruppi di fiati” dell'Orchestra dekl conservatorio G. Niccolini di Piacenza. Domenica 9 marzo, il secondo appuntamento, con brani di Franz Schubert, Reginald Smith Brindle, Enrique Granados, Dusan Bogdanovic, Astor Piazzolla, Andrea Portera e Radames Gnattali, mentre lunedì 10 marzo, il Duo Toscana Classica eseguirà musiche di Mozart, Tchaikovsky, Donizetti, Chopin e altri. Il terzo appuntamento, domenica 6 aprile, è dedicato invece ad alcune delle più celebri colonne sonore del grande schermo: Il pianista sull’oceano, Schindler’s list, Romeo e Giulietta, e altri.Francesco Granacci "Pietà" 1525
Da molti anni la chiesa sconsacrata di Santo Stefano al Ponte accoglie eventi musicali, accanto a convegni ed eventi culturali. La struttura viene ora chiamata a importanti funzioni connesse anche alla riorganizzazione e riapertura del piccolo ma straordinario Museo di Arte Sacra che, insieme alla ex chiesa, nel corso diquest’anno verrà aperto alle visite.
L’aula, una volta sede dell'Arte orafa,
diventa così sede di attività connesse alla
cultura, all’arte e al turismo. Il complesso è un vero e proprio scrigno che racchiude oltre a inestimabili opere d'arte orafa anche di capolavori firmati anche da Giotto, Masolino, Filippo Lippi, Paolo Uccello, Buontalenti, Granacci.
"La struttura di proprietà della Diocesi è stata fino ad oggi utilizzata – ha
spiegato Marco Jodice, presidente dell'Ufficio Diocesano di Firenze – come deposito provvisorio di oggetti d'arte provenienti dalle varie parrocchie per i più disparati motivi come lavori di ristrutturazione o rischio di furti".