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Al via su Rai 1 (e Rai HD) la emozionante miniserie "Braccialetti Rossi"
Creato il 26 gennaio 2014 da Nicoladki @NicolaRaiano"Braccialetti Rossi" è una storia semplice e speciale, profonda e forte: come la vita. Una storia di amicizia, piena di coraggio e voglia di vivere che ritrae con umorismo e tenerezza la vita di sei ragazzini dagli 11 ai 17 anni, che in ospedale formano un gruppo e diverranno inseparabili: ragazzi che ridono, giocano, piangono e si emozionano, come solo i giovani sanno fare. L’amicizia, la volontà di sopravvivere, il coraggio e la voglia di superare se stessi sono alcuni dei temi di questa serie che unisce il grande romanzo di formazione, la commedia agrodolce del quotidiano e le fresche venature del “teen drama”.
Leo (Carmine Buschini) è il Leader, forte, coraggioso, sempre pronto a dare sostegno agli altri. Ma anche sensibile, delicato, sotto la sua scorza di duro. Vale (Brando Pacitto) è il Vice-Leader, più riflessivo e calmo, più attento alle piccole cose, alle sfumature, ai bisogni anche inespressi degli altri. Cris (Aurora Ruffino) è la Ragazza, in ogni gruppo di amici ce n’è almeno una, e lei - che è confusa e in cerca di se stessa - grazie agli altri troverà il coraggio per reagire, e alla fine lasciarsi andare e innamorarsi. Davide (Mirko Trovato), il Bello, è il meno affascinato dal gruppo che si sta formando: non vede l’ora di andarsene da lì, è sfrontato, aggressivo, ma i cambiamenti sono vicini e le prove che lo attendono lo faranno maturare. Toni (Pio Piscitelli), il Furbo, è quello che tiene tutti su di morale anche nei momenti più difficili. E’ un ragazzo speciale, e gli altri ben presto se ne accorgeranno. Rocco (Lorenzo Guidi) è l’Imprescindibile, così fondamentale che senza di lui il gruppo smetterebbe di esistere, e presto scopriremo il perché.
Tutti loro troveranno nel gruppo dei veri amici - come non ne hanno mai avuti. Questi sono i Braccialetti rossi: con la loro intelligenza, fantasia e ironia, con il loro amore per la vita ci faranno entrare in un mondo reale e favoloso, duro, avventuroso, e commovente - proprio come è la vita.
Nel cast anche Michela Cescon, Laura Chiatti, Carlotta Natoli, Simonetta Solder, Giorgio Colangeli. Una co-produzione Rai Fiction-Palomar, in collaborazione con Big Bang Media srl. La serie è basata sulla serie di TV3 Televisio de Catalunya "Polseres Vermelles" creata da Albert Espinosa e Pau Freixas e prodotta da Filmax Entertainment per TV3. Produttori Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti. Con il sostegno di Apulia Film Commission.
Nove brani inediti della colonna sonora di "Braccialetti Rossi" sono stati realizzata da Niccolò Agliardi. Tra gli interpreti anche Francesco Facchinetti, Ermal Meta, Il Cile, Simone Patrizi, Edwyn Roberts, Greta. I brani di Agliardi si alternano a cinque grandi successi di Vasco Rossi, Laura Pausini, Tiziano Ferro, Emis Killa e Emma Marrone, che hanno aderito al progetto “affidando” a "Braccialetti Rossi" alcune delle loro più significative canzoni e a un brano di Marco Velluti, il tutto intervallato dalle musiche originali di commento di Stefano Lentini. L'intera colonna sonora è in coedizione tra Palomar Music, Curci e Rai Trade Edizioni Musicali.
La fruizione di "Braccialetti Rossi" non si limiterà all’esperienza televisiva, ma sarà estesa e ampliata a nuove forme di interazione col pubblico attraverso contenuti extra esclusivi per i Social Media e la prima App da “second screen” proposta dal palinsesto Rai.
I PERSONAGGICarmine Buschini (Leo, il Leader)Carmine Buschini ha 17 anni ed è nato il 18 aprile del 1996. Vive a Longiano, un piccolo paese dell’entroterra romagnolo in provincia di Forlì-Cesena, con i genitori, un fratellino di due anni e mezzo e una sorellina di un anno. Frequenta la quarta superiore del liceo scientifico Marie Curie a Savignano. Nel tempo libero gioca a pallanuoto nella squadra del paese e suona la chitarra. Ha partecipato a uno spot pubblicitario nel 2013. "Braccialetti Rossi" è la sua prima esperienza televisiva.“Ciò che custodisco nel cuore della mia esperienza in ‘Braccialetti Rossi’ e che difficilmente potrà andarsene è l’insieme delle emozioni nuove che il gruppo mi ha fatto provare. E quelle potenti che ha lasciato. Non credevo che in così poco tempo si potesse diventare tanto amici. Sei cuori che battono all’unisono. Al polso, il simbolo del legame: il braccialetto rosso. Watanka! Il momento più scolpito nei ricordi è certamente quello della corsa in bicicletta il giorno in cui abbiamo girato il video della canzone, perché riassume lo spirito del nostro stare insieme: gioia e tanta voglia di ridere. Il personaggio di Leo, come me, pensa agli altri, ma ciò che gli brucia, lo nasconde bene dentro... Eppure sa ridere, gioire, amare. Lui ed io siamo più uguali che diversi, anche perché Giacomo Campiotti, ha ‘costruito’ Leo giorno per giorno, scena dopo scena insieme a me. Sono stati quasi cinque mesi di cui si potrebbe girare un ‘film nel film’...ma questa è un’altra storia.”Leo “il Leader” si racconta: “Sono Leo. Sto qua dentro da più tempo di tutti, è una specie di giostra, cambio reparto, mi mandano prima di sopra, poi di sotto, poi ritorno qua al primo piano, e tutto ricomincia. Si sono affezionati a me, non mi vogliono lasciar andare, dicono che piano piano miglioro, dicono che sono l’emblema del funzionamento della baracca. So più cose dei medici, so fare una medicazione meglio di un infermiere, so tutti i trucchi per svicolare da un farmaco che ti dovrebbe far star bene e invece ti fa star male. Insomma, sono il Leone, il numero 1, il leader. Chi m’ha eletto? Nessuno, mi sono eletto da solo”.
Brando Pacitto (Vale, il Vice-Leader)Brando Pacitto ha 17 anni; è nato a Roma, dove vive, il 1° marzo 1996. Ha una sorella di nome Onda. Frequenta la quarta linguistico dell’Istituto Nazareth e ha diversi interessi sportivi come il surf, il kitesurf e lo skateboard, e la passione per il cinema. Ha avuto precedenti esperienze televisive in fiction tv tra le quali “La sacra famiglia” di Raffaele Mertes, “Liberi di giocare” di Francesco Miccichè e “Al di là del lago” di Stefano Reali.“Quella di ‘Braccialetti Rossi’ è stata, sia professionalmente che personalmente, un’esperienza molto intensa; ogni giorno è stato emozionante, abbiamo lavorato tutti tanto e tutti bene insieme. Certo, non è stato sempre facile, abbiamo passato anche dei momenti difficili e faticosi, ma abbiamo sempre continuato ad andare avanti con il sorriso. Il mio personaggio è quello di Vale, molto riflessivo e pensieroso, attento alle piccole cose e ai particolari, un po’ come sono io nella vita.”Vale “il Vice-Leader” si racconta: “Io mi chiamo Vale. Un anno fa s’è scoperto che avevo qualcosa che non andava, qualche rotella del meccanismo del mio corpo s’era inceppata, e così hanno cominciato a sballottarmi di qua e di là. Mio padre è l’uomo più indaffarato della Terra, va sempre di corsa, anche quando viene a trovarmi. Mia madre invece ha smesso di lavorare ed è concentrata su una sola cosa: me. E questo, anche se è bello, ogni tanto mi fa mancare l’aria. Per fortuna qua ho conosciuto Cris e gli altri, sennò sarebbe stata davvero dura...”.
Aurora Ruffino (Cris, la Ragazza)Aurora Ruffino ha 24 anni; è nata il 22 maggio 1989 a Druento, in provincia di Torino. Frequenta il terzo anno del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Prima di "Braccialetti Rossi" ha recitato come protagonista in “Una Ferrari per due” di Fabrizio Costa e in “Questo nostro amore” di Luca Ribuoli. Ha esordito nel cinema con “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo ed è stata protagonista di “Bianca come il latte, rossa come il sangue” di Giacomo Campiotti. Attualmente sta girando la seconda serie di “Questo nostro amore” per la regia di Luca Ribuoli.“È difficile descrivere in poche righe cosa ha significato per me l’esperienza di 'Braccialetti Rossi'. È stato un viaggio magico in cui il tempo e lo spazio sembravano essersi fermati. Un vortice di emozioni, risate, pianti e gioie che mi hanno travolto e letteralmente scosso la vita. Vita, sì. Perché è questo che regalano i Braccialetti rossi: bellezza e gioia di vivere. Tanto insegnamento, tante amicizie, tante avventure e tanto amore. Sei difficili storie affrontate con forza e coraggio da sei piccoli, ma grandi eroi.”Cris “la Ragazza” si racconta: “Mi chiamo Cris. Dopo i primi giorni ho pensato che questa era una gabbia di matti, mi guardavo attorno e mi dicevo: ‘Ma che ci sto a fare qua dentro? Che c’entro io? Questi stanno tutti a pezzi, fermate tutto, voglio scendere’. Poi, in una strana giornata che non dimenticherò mai per tutto il resto della vita, ho conosciuto Leo, Vale, Davide, Toni...e Rocco: i Braccialetti rossi. Ed è cambiato tutto (pausa, sorride). Beh...quasi tutto”.
Mirko Trovato (Davide, il Bello)Mirko Trovato ha 14 anni; è nato a Roma il 13 febbraio 1999. Vive a Pomezia con i genitori e la sorella maggiore. Frequenta la prima classe dell’Istituto San Benedetto e nel tempo libero ama disegnare, giocare a calcio, praticare il nuoto ed esercitarsi in informatica. "Braccialetti Rossi" è la sua prima esperienza televisiva.“Ho vissuto una bellissima avventura che mi ha dato tante emozioni, soddisfazioni e lasciato tanti ricordi; ho conosciuto tante persone a cui mi sono affezionato molto. Come il mio personaggio sono un po’ duro e scontroso, ma in fondo sensibile. Ho lavorato divertendomi. La cosa più bella è stata vivere questo sogno; il momento più spassoso è stato quando ho girato le scene subacquee. Mi ricordo ancora il primo giorno, quando con Nicola, Giacomo (ndr. per entrambi: Campiotti), e Andrea (ndr. Bertocchi) siamo andati tutti sopra il tetto e abbiamo acceso un falò; è lì che si è formato il gruppo ‘Braccialetti rossi’. E a fine avventura, abbiamo chiuso con il fuoco, come avevamo iniziato.”Davide “il Bello” si racconta: “Quando sono nato, mio padre ha deciso di chiamarmi Davide, perché secondo lui questo nome era un nome da persona forte, coraggiosa, come devono essere per lui gli uomini veri. Davide sarebbe quello che combatte contro un tipo molto più grande e più forte di lui, e però alla fine gli fa un coso così. A me finora non è mai capitato. Dico, non ho mai incontrato nessuno grande e grosso con cui litigare, ma qualcosa mi dice che forse adesso ci siamo. Rispetto a quel Davide lì, io non ho la fionda...me la vedrò a mani nude, ma va bene così: in fondo fare a botte, è la cosa che mi piace di più nella vita”.
Pio Piscitelli (Toni, il Furbo)Pio Piscicelli ha 14 anni, vive a Boscoreale in provincia di Napoli dove è nato il 23 agosto 1999. Frequenta il primo anno del Liceo Linguistico Pitagora di Torre Annunziata. Ha una grande passione per le commedie di Eduardo De Filippo e per i film con Totò e con Massimo Troisi, gli piace suonare il pianoforte e disegnare. Ha avuto una piccola parte nel film “Song’e Napule” dei Manetti Bros. "Braccialetti Rossi" è la sua prima esperienza da protagonista.“’Braccialetti Rossi’ è stata una delle esperienze più belle che abbia vissuto. È stato come un sogno avverato in pochi mesi. Dopo aver fatto vari provini, un giorno il telefono ha squillato e mi sono ritrovato in una storia fantastica ed emozionante. Ho incontrato Carmine che con la sua simpatia faceva sorridere tutti, Aurora, Mirko, Lorenzo, Brando, Nicola (ndr. Campiotti), sempre disponibile e pronto a darci sostegno, Irene (ndr. Campana) che ci portava in giro col pulmino e infine Giacomo (ndr. Campiotti), da cui abbiamo imparato molte cose che ci serviranno per sempre. Con ‘Braccialetti Rossi’ ho sentito emozioni che arrivavano al cuore. Con Toni sento di avere molte caratteristiche in comune, tanto è vero che nella mia vita reale faccio cose che sembrano parte del film. Con lui condivido l’ironia, la capacità di sdrammatizzare e l’ottimismo. La cosa più bella per me è stata la prima scena che abbiamo girato tutti insieme, dove le emozioni dei miei compagni si confondevano con le mie e ho sentito l’energia di gruppo che ci teneva strettamente uniti. Dopo oltre quattro mesi emozionanti, ecco arrivare l’ultimo giorno. Quella sera, noi Braccialetti siamo andati a casa di Giacomo e lì abbiamo acceso un fuoco intorno al quale ognuno ha parlato dell’esperienza vissuta: sui nostri volti si leggevano diverse emozioni, tristezza e felicità, e anche Giacomo era commosso. Poi tutti insieme abbiamo cantato una bellissima canzone, e Giacomo ci ha regalato un rosario proveniente dall’India che tengo custodito gelosamente tra i ricordi più belli. Quella sera sembrava un addio, ma dopo ho capito che i nostri cuori e le nostre anime non si sarebbero più lasciate perché eravamo forti, ma soprattutto eravamo Braccialetti rossi.”Toni “Il Furbo” si racconta: “Mio nonno dice che all’anagrafe, di nome faccio Antonio, ma a me tutti m’hanno sempre chiamato Toni, che si fa prima ed pure più moderno, più rock. Ho fatto un incidente di moto, la stavo provando perché mio nonno tiene un’officina meccanica, mi sono fracassato non so quante ossa, e mò sto qua. Ma non è che sto più stunato e’ primma, sto stunato comme stavo stunato l’atrieri, uguale preciso. Però, forse proprio per questo...(si guarda attorno) i’ qua dentro song’ l’unico che parla con Rocco. Nunn’o credite? Affari vuostr!”.
Lorenzo Guidi (Rocco, l'Imprescindibile)Lorenzo Guidi ha 11 anni; è nato a Roma, dove vive, il 20 agosto 2002. Ha un fratellino più piccolo di nome Matteo. Frequenta la prima media della Scuola dell’Infanzia Paritaria Arcobaleno. Nel tempo libero gioca a calcio e pratica surf e sci. È un appassionato di storia e di film dell’orrore. Prima di girare "Braccialetti Rossi" ha avuto un’esperienza sul set della fiction “Non è mai troppo tardi” per la regia di Giacomo Campiotti.“Partecipare alla serie tv ‘Braccialetti Rossi’ è stata una bellissima esperienza. Ho conosciuto tante brave persone e fatto tante bellissime amicizie. Con Giacomo Campiotti, mio adorato regista, e suo figlio Nicola ho passato una bellissima estate e imparato tante cose interessanti del cinema. Con Niccolò Agliardi, il bravissimo cantautore che ha composto le favolose canzoni di ‘Braccialetti Rossi’, ho potuto migliorare la mia voce e la dizione per la voce fuori campo. Sono anche molto felice di aver scoperto la Puglia con il suo bellissimo mare e stupendi paesaggi. Mando un bacio a tutta la troupe e ai cinque favolosi Braccialetti. Soprattutto, ho imparato a stare zitto e fermo...cose che non avevo mai fatto prima!!!”Rocco “l’Imprescindibile” si racconta: “Ecco. Questo sono io. Mi chiamo Rocco. Lo so, è giorno, non dovrei dormire. E invece dormo. Dormo sempre. Da otto mesi. E pensare che prima non avevo mai sonno, con mamma erano sempre discussioni per stare sveglio fino a tardi. Ora da qui, da questo strano luogo da cui vi parlo, sento tutto, vedo tutto, rido se c’è da ridere, piango se c’è da piangere, mi arrabbio, mi annoio, mi diverto, mi commuovo...però nessuno lo sa. Ah, dimenticavo...il mio nome è Rocco”.
I PRIMI DUE EPISODIPrimo episodioLa voce dell´undicenne Rocco ci guida alla scoperta di alcuni suoi compagni di avventura. Il primo è Leo, sedicenne forte e pieno di vita nonostante la battaglia che deve combattere. Lo incontriamo nel giorno in cui Valentino diventa suo compagno di stanza. Fra i due è subito amicizia, rafforzata dal condurre la stessa lotta. Leo, per cercare di distrarre Vale, lo coinvolge nella ricerca di altri ragazzi con i quali formare un gruppo; Leo infatti è rimasto molto colpito dalle parole di Nicola, un degente anziano, diventato mentore del ragazzo, che gli ha spiegato come in ogni gruppo di amici ci siano sempre sei “tipi”: Il leader, il vice leader (che sarebbe leader se non ce ne fosse già uno), il furbo, l´imprescindibile, la ragazza e il bello. Leo si proclama leader e nomina Valentino suo vice leader: una volta stabiliti i loro ruoli i due si mettono alla ricerca della ragazza, e Leo ha già messo gli occhi su Cristina, 17 anni, la cui stanza è solo un piano sopra la loro. Anche Vale ne è rapito: la prima metà del gruppo è fatta. Il loro segno di appartenenza saranno i braccialetti rossi che significano molto: “è come avere dei gradi, come quei generali pieni di medaglie, stelle, stellette..”. Gli altri componenti arriveranno, compreso l´imprescindibile, la cui scelta sarà dettata dalla magia del mondo particolare di questi giovani protagonisti.
Secondo episodioLa voce di Rocco, il nostro narratore silenzioso ma imprescindibile, continua a guidarci, e ci accompagna alla scoperta degli altri tre “Braccialetti rossi”. Il gruppo si consolida attraverso due incontri che si riveleranno complementari. Il primo, quello di Leo che resta chiuso in ascensore con Davide, un ragazzino scorbutico e arrogante con problemi di cuore; i due si troveranno a condividere un momento difficile, a superare le rispettive paure sconfiggendo seppure per poco la maschera da duro di Davide. Mentre Leo e Davide stringono così una nuova amicizia, che proclamerà Davide il bello del gruppo, Toni, un simpatico quattordicenne napoletano, bizzarro e trascinatore, stabilisce una comunicazione tutta sua con il nostro Rocco e convincerà gli altri “Braccialetti” a farsi assegnare il ruolo ancora mancante del furbo. Proprio quando Leo vede realizzarsi il sogno di formare un gruppo, scopre di avere davvero bisogno della forza dei suoi compagni per affrontare la prova di una nuova serie di cure cui deve sottoporsi. Cris cercherà di fargli sentire il suo affetto, suscitando in tal modo la gelosia di Vale che sarà combattuto tra la forte amicizia con Leo e i sentimenti per lei. Alla fine i “Braccialetti” riusciranno a dare forza a Leo, il loro leader, testimoniandogli in modo creativo e inaspettato la sua grinta di leone.
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