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ALABAMA MONROE - La vita non ti lascia tregua.

Creato il 11 maggio 2014 da Crabiele91
ALABAMA MONROE - La vita non ti lascia tregua.
ALABAMA MONROE - La vita non ti lascia tregua.

Titolo originaleThe Broken Circle Breakdown

Paese di produzioneBelgio

Anno2012

Durata111 min

Colorecolore

Audiosonoro

Generedrammatico

RegiaFelix Van Groeningen

Due anime ribelli, libere, belle, il loro incontro, la loro unione, la passione sfrenata, la musica, i tatuaggi, il senso di onnipotenza nello stare assieme, la bellezza della vita, una figlia bella come il sole, la malattia, la disgrazia della vita, la depressione, l'alcol, il senso di impotenza, la rabbia, la debolezza.
Ecco, prendete tutti questi elementi e mischiateli, avrete così ALABAMA MONROE.
Non avevo letto nulla a riguardo, né visto il trailer o altri filmati. Sapevo che quasi tutti avevano dato dei pareri molto positivi. Un film belga, sì. Un film molto americano, sì. Una storia super drammatica, narrata utilizzando una regia pazzesca e un montaggio che frammenta gli eventi, gli scambia, gli incastra, conferendo alle immagini e alla storia una potenza incredibile, avendo anche il merito di non annoiare mai e non scadere mai nel banale. La pellicola, infatti, affronta tantissimi temi importanti. Al centro c'è l'amore incredibile fra due persone, che dopo il loro incontro vivono una passione sfrenata in cui sono liberi e beati; l'arrivo inaspettato di una figlia stupenda, ma soprattutto l'improvvisa malattia che si abbatte contro di lei. E a subire di più le conseguenze del cancro, sono soprattutto i genitori, la cui vita cambia radicalmente. Sprofondano in un baratro, dal quale è difficilissimo uscire. Niente è più come prima. La vita è una puttana, non ti regala niente.. e quando lo fa trova sempre il modo di riprenderselo..
Uno dei migliori film del 2014. Qualcosa di straordinario, di una potenza stilistica e narrativa incredibile. Andrebbe visto anche solo per il montaggio, la fotografia, le musiche e per i due attori protagonisti, ovvero Johan HeldenberghVeerle Baetens. Dire bravissimi è un eufemismo. Straordinari direi! Unica nota dolente l'orribile e scandaloso doppiaggio italiano che rovina così la magnifica prova della protagonista. 

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