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Alain prost, il professore della f1: la ragione prima della passione

Creato il 24 febbraio 2014 da Postpopuli @PostPopuli

 

di Francesco Gori

Alain Prost, il professore della F1. Mai soprannome fu più azzeccato per il pilota francese, nato il 24 febbraio 1955, e la sua lavagna tattica su pista.

Le caratteristiche che ne hanno segnato la carriera per tutti gli anni Ottanta e per i primi anni Novanta, erano quelle di un volante sobrio, capace di risparmiare freni e pneumatici, e la monoposto tutta, per centellinare le “forze” in occasione dei momenti clou di ogni gara, spesso duelli fratricidi con gente poco “simpatica” come Mansell, Piquet o Senna. Soprattutto, Prost era un collaudatore perfetto, esasperante nella messa a punto della macchina, della quale sfruttava poi le doti sul giro, con piede pesante quanto preciso, con tempi veloci quanto mai eccessivi, senza rischiare oltremodo. La ragione prima della passione, questo era Alain Prost, per certi aspetti paragonabile a Niki Lauda, e assolutamente agli antipodi di piloti esuberanti come Gilles Villenueve, James Hunt e Nigel Mansell.

Un palmares da n.1, con un record di 51 vittorie polverizzato solo da un certo Michael Schumacher, e 106 podi in 202 gp (una media superiore allo 0,5). Quattro titoli mondiali tra il 1985 e il 1993. Il binomio Prost-McLaren divenne un’icona della Formula 1 metà anni Ottanta, in un circus popolato da veri e propri fenomeni delle quattro ruote, su monoposto meno elettroniche e piste meno sicure. Ed è nelle rivalità che il francese esaltò la sua freddezza calcolatrice.

 

Alain Prost 1988 Canada ALAIN PROST, IL PROFESSORE DELLA F1: LA RAGIONE PRIMA DELLA PASSIONE

Prost e la sua McLaren – foto fr.academic.ru

Il 1985 sembrava l’anno di Michele Alboreto e della sua Ferrari, ma nel finale di stagione Alain approfittò dei guai di Maranello ed ottenne il suo primo mondiale. Ma il capolavoro lo offrì l’anno seguente contro la corazzata Williams, una macchina eccelsa, ma con due galli nel solito pollaio, Mansell e Piquet. Fu la lotta tra quest’ultimi, insieme ai preziosi piazzamenti tattici della McLaren, a garantire un bis sul quale nessuno avrebbe scommesso.

Fu nel 1988 che nacque la rivalità con Ayrton Senna, con il primo incidente tra i due nel Gp del Portogallo. Ma è nel 1989 che gli appassionati già allora presenti non possono che ricordare il Gp di Suzuka e il contatto alla chicane tra il brasiliano e il francese, che decise il mondiale: Alain chiuse la porta in faccia ad Ayrton, costretto a tagliare spinto dai commissari, e poi squalificato. Per Senna una vendetta fredda da consumare con le stesse armi del rivale, stavolta vestito di rosso, l’anno successivo: stesso circuito, i due affiancati in prima fila, il francese in evidente vantaggio alla prima curva, il brasiliano a speronarlo per garantirsi l’impossibilità di rimonta del rivale.

 

Senna e Prost Suzuka 1990 ALAIN PROST, IL PROFESSORE DELLA F1: LA RAGIONE PRIMA DELLA PASSIONE

Senna-Prost a Suzuka 1990 – foto f1passion.it

Dopo un momentaneo ritiro figlio della famosa dichiarazione “La Ferrari è un camion”, il ritorno in Williams e il quarto mondiale condito da sette vittorie, col sempre acerrimo rivale Senna secondo.

Altri tempi, altra Formula 1, popolata di professori e leggende.

 

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