Alba nuova

Una festività qualunque e tutta la famiglia riunita a tavola. Lei ci aveva messo l'anima in quel pranzo, come in tutti quelli che erano preceduti e quelli che poi seguirono ed era tutto a posto. Aveva rispettato come al solito i gusti di tutti. Alla fine qualcuno le disse che era nata per fare tutto quello e dentro le si spezzò qualcosa. Sentì un rumore sordo che pareva sgretolarle l'anima e di nuovo, da quei cocci, venne fuori l'essenza che aveva conservato. Il suo spirito libero non poteva stare zitto. Aveva già sopportato troppo.
Affiorarono i sogni di tempi passati. Il desiderio di viaggiare, di respirare aria e culture nuove in posti diversi, vicini o lontani non aveva importanza.La voglia di conoscere gente nuova e coltivare le sue amicizie solide e solite.Il tasto era dolente, dolorosissimo tanto da darle una stretta al cuore e una fitta al petto. Gli amici, le persone per lei più importanti perchè gli amori passano ma gli amici restano. I migliori amici restano perchè, pensava " non si può diventare un ex-migliore...".
Fu quello l'attimo in cui prese la decisione. Non avrebbe più solo sopportato, ma avrebbe cercato di far sì che i suoi cari, vecchi, dolci sogni si potessero realizzare. Da quella sera prese l'abitudine di tornare a scrivere i suoi pensieri, le storie, le piccole poesie e raccoglierle per conservarle accuratamente.Da allora si era posta sempre piccoli traguardi che l'aiutassero a rendere le giornate più accettabili nella giostra delle mille cose da fare.Il giorno era arrivato, finalmente e le prese un filo di paura. La vecchia paura di non farcela ad affrontare il nuovo, ma il ricordo delle urla e degli insulti ricevuti quando aveva comunicato la sua partenza la spronavano a provarci.La valigia accanto a lei sembrava impaziente di accompagnarla.Dentro c'era tutto.  Tutto quello che le serviva: i suoi sogni, quelli più luminosi, quelli duri a morire.L'avrebbero aiutata ad andare a riprendersi quello che era suo. Da sempre.