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Albania - Foto di cuore

Da Mapo
"Le fotografie più belle sono quelle che porti nel cuore".
Questa frase da Bacio Perugina la ricordo ancora, nonostante, mi tocca ammettere, siano passati diversi anni e ben più capelli da quel soleggiato pomeriggio di metà dicembre. Lo scenario è quello delle piste da sci della Val d'Aosta, l'occasione quella di una vacanza sulla neve organizzata dal liceo. Una compagna di classe, prendendo in giro un amico che si attardava ad immortalare persone e paesaggi con una delle prime fotocamere digitali, se ne uscì con questa nefandezza che, per un momento, fece scompisciare tutti dalle risate, appena prima di ripartire a sci uniti verso fondovalle.Nefandezza, dicevo. A pensarci ora, di ritorno da uno stupendo, sorprendente o quanto meno scenografico viaggio nei Balcani, in cui la mia D60 mi ha abbandonato a metà, mi risuona nella mente in un modo diverso.
Koman, Albania. Siamo da meno di 24h in territorio albanese, meta prescelta di questo nostro strano peregrinare nei Balcani occidentali, faticosamente raggiunta dopo 5 giorni di viaggio estenuante e bellissimo tra ritmo turbofolk a tutto volume scandito dalle nostre mani aperte sulla carrozzeria dell'auto, brani tratti da "Un indovino mi disse di Terzani" proclamati ad alta voce tra il serio e il faceto, merende improvvisate, aria condizionata a singhiozzo e un paesaggio a dir poco anarchico fuori dal finestrino. E' poco che abbiamo conosciuto Yilli, la nostra simpatica guida albanese che ci scorterà per un paio di giorni facendoci apprezzare questo enigmatico paese da un punto di vista privilegiato. Fa molto caldo e parcheggiare la macchina su questo traghetto arrugginito e fiabesco è stato davvero faticoso. Mi riposo su quello che sembra il ponte, mentre la sponda che abbiamo appena lasciato si fa via via più lontana.E' un momento cruciale del viaggio, quasi magico. Una sorta di battesimo albanese. Lo si respira nell'aria. Scatto qualche fotografia.Al traghetto affollato, con la gente che cambia posto da una curva all'altra tra le anse dello strettissimo bacino d'acqua in cerca dell'ombra.Alle sponde incontaminate, dove la bassa vegetazione arriva a pochi centimetri dal pelo dell'acqua, dove si specchia vanitosa.A Cinzia, che trova riparo dal sole sotto una piccola tettoia insieme a una signora di una certa età.
Albania - Foto di cuoreE' l'ultimo scatto. Un istante solo e un messaggio di errore compare impassibile sullo schermo LCD. Più avanti, nel corso del viaggio, varie volte mi troverò ad accendere e spegnere, resettare, cambiare la batteria, scaricarla e ricaricarla più volte, persino tentando blande misure di fine meccanica. Invano.Sulla scheda di memoria niente di più che il buio assoluto.
Ma nel cuore. Beh, quella è un'altra storia

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