Ad Albenga ad esempio, nella chiesa parrocchiale di Vadino, i Biazaci realizzarono nel 1483, il grande Giudizio Universale che occupa l’intera parete destra della chiesa di San Bernardino, mentre nello stesso periodo eseguirono un altro grande e celebre affresco nel santuario di Montegrazie sopra Imperia.
Apparteneva ad Albenga anche la Madonna col Bambino, su tavola con fondo oro, oggi al Museo di Sant’Agostino a Genova, dipinta nel 1478 per la chiesa di Santa Maria in Fontibus, della quale, alcuni anni fa, è stato identificato in un registro dell’Archivio Comunale il pagamento, fatto ai pittori da due massari della chiesa.
“ Il quadro complessivo che emerge dalla lettura del volume- ci ha anticipato la stessa sovrintendente Giuliana Algeri- mette in luce come i due pittori s’inseriscano quali protagonisti nella fitta rete dei rapporti tra la cultura figurativa tra Piemonte e Liguria, con aperture verso la Francia meridionale, come esponenti di quella ‘pittura di luce’ mediterranea che comprende, per esempio, anche i piemontesi Giovanni Canavesio e Giovanni Baleison e il nizzardo Jacques Durandi”. In effetti questo benemerito volume rappresenta
la prima esaustiva opera sui fratelli Biazaci ed è frutto di anni di studio. Gli autori infatti dopo lunghe ed attente ricerche sono riuscitianche ad inquadrare l’attività dei Biazaci nel contesto storico e artistico ed il volume affronta anche temi importanti legati alla fortuna critica, ai temi iconografici trattati dai due maestri, le tecniche d’esecuzione, studiate anche tramite esami scientifici approfonditi. Nel libro è contenuta anche la schedatura completa delle opere conservate nelle sedi di originaria destinazione.
CLAUDIO ALMANZI