Ciao Tania,
mi chiamo Giorgia e sono alle prese con esercizi di genetica in preparazione dell'esame. Spero di poter avere delle delucidazioni riguardo agli alberi genealogici: seguo il suo blog e lo trovo chiaro, semplice e al tempo stesso esaustivo!
Grazie e spero potrà dedicarmi del tempo,
Giorgia
Giorgia ci propone piccoli alberi
genealogici; di quelli che mandano spesso in confusione o per i quali si trovano più risposte possibili e bisogna individuare la risposta più probabile. Sono un ottimo spunto per ripassare le regole relative alle modalità di trasmissione.Ecco gli esercizi precedenti:Alberi genealogici e trasmissione ereditaria delle caratteristiche genetiche: un ripasso - 01
Alberi genealogici e trasmissione ereditaria delle caratteristiche genetiche: un ripasso - 02
Alberi genealogici e trasmissione ereditaria delle caratteristiche genetiche: un ripasso - 03
Alberi genealogici e trasmissione ereditaria delle caratteristiche genetiche: un ripasso - 04
Riporto in tutti i post il medesimo schema riassuntivo, per facilitare la comprensione e l'analisi degli alberi genealogici proposti.
Eredità autosomica recessiva- Il carattere non si presenta in tutte le generazioni, normalmente salta una generazione.
- Di solito un individuo affetto ha due genitori non affetti; però, se entrambi i genitori sono affetti, lo saranno anche tutti i loro figli.
- Il carattere ricorre con la stessa frequenza nei due sessi ed i genitori lo trasmettono ai figli indipendentemente dal sesso.
Eredità autosomica dominante
- Il carattere si presenta in tutte le generazioni. Normalmente un individuo affetto ha almeno un genitore affetto. Se solo un genitore è affetto, lo saranno anche la metà dei figli; se lo sono entrambi, sarà malata il 50% della progenie. (75% se la forma AA non è letale)
- Compare con la stessa frequenza nei due sessi.
- Il maschio che presenta una mutazione recessiva legata al cromosoma X la evidenzia nel fenotipo, la femmina, invece, sarà portatrice sana.
- Il padre trasmette il cromosoma X mutato a tutte le figlie femmine, che però non manifesteranno il tratto nel fenotipo perché saranno portatrici sane. Non c'è alcuna possibilità che il padre trasmetta la malattia ai figli maschi.
- La manifestazione fenotipica della malattia in una donna è un evento estremamente raro perchè è possibile sono ed esclusivamente se una donna portatrice sana sposa un uomo malato.
Eredità dominante legata al cromosoma X
- Il padre affetto trasmette il carattere a tutte le figlie, che ne saranno affette ed a nessun figlio maschio
- La madre affetta ha il 50% di possibilità di trasmettere il carattere ai figli, maschi o femmine.
Eredità legata al cromosoma Y
- I padri trasmettono il tratto ai figli maschi.
Ecco l'ultimo albero genealogico di Giorgia.
Qui abbiamo due genitori malati. Hanno figlie femmine malate e figli maschi, sia malati sia sani.
Il tratto è presente in tutte le generazioni.
Sicuramente siamo in presenza di una caratteristica dominante.
La coppia II-2 e II-3 trasmette la malattia alla metà dei figli, indipendentemente dal sesso.
II-6 è un padre malato che non trasmette la malattia alle figlie femmine. Questa informazione è discriminante e ci permette di concludere che la malattia è autosomica dominante.
Bene Giorgia,
Con questo post ho finito la serie a te dedicata,
Non mi resta che augurarti in bocca al lupo per l'esame!
Se ti fa piacere, fammi sapere come va... Io incrocio le dita!
Un saluto,Tania Tanfoglio