L’8 Dicembre, data che la tradizione elegge per l’allestimento degli addobbi natalizi, si avvicina e gli italiani si accingono ad acquistare (secondo le stime) 8 milioni di alberi veri. Si conferma, secondo le stime della Cia Confederazione italiana agricoltori, che ha condotto un’indagine nelle sue strutture territoriali e nei vivai, il trend degli ultimi anni. Anche per il Natale 2010, passata ormai abbondantemente la moda spacciata per ecologica dell’albero finto (solo in 5 milioni ne compreranno uno) le case torneranno a profumare delle fragranti resine degli alberi di Natale. Gli alberelli provengono per l’85 per cento da vivaio. Di questi oltre il 60 per cento sono coltivati in Italia, prevalentemente in: Veneto, Friuli e Toscana, specialmente nelle province di Arezzo e Pistoia, dove circa 500/600 ettari vengono destinati a questa coltivazione, in zone montane o in collina, occupando terreni che verrebbero altrimenti abbandonati e subirebbero un degrado idrogeologico.
Una quota consistente proviene dal Nord Europa, in particolare dalla Danimarca, stato delle cui politiche agronomiche e forestali, ci si può senz’altro fidare. Il restante 15 per cento (cimali o punte di abete) derivano dai prodotti degli sfolli e dei diradamenti delle fustaie coetanee di abete, ovvero da operazioni colturali di routine nella pratica selvicolturale forestale che verrebbero comunque compiute. Acquistando gli alberi veri, pertanto si contribuisce a sovvenzionare la gestione dei boschi, che tutela i versanti dal dissesto idrogeologico, dall’erosione, dalle frane e dagli smottamenti.
La Cia invita, inoltre, ad acquistare gli alberi di Natale dai venditori autorizzati, preferendo comunque quelli che conservano l’apparato radicale: TUTTI I NOSTRI ABETI SONO INFATTI PROVVISTI DEL PASSAPORTO FITOSANTARIO E, VENENDO CRESCIUTI E COLTIVATI IN VIVAI VICINI AL PUNTO VENDITA, LIMITANO L’IMPATTO DELL’INQUINAMENTO DOVUTO AL TRASPORTO.
Riguardo al piantare gli alberi dismessi nei giardini privati, nei parchi e nelle campagne ci si rimette alla sensibilità paesaggistica ed ecologica dei singoli ed al buon senso. [Fonte: Ecologiae.com]