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Albero e bambino, bambino e albero

Da Zazienews
Albero e bambino, bambino e alberoSabato 25 settembre, in occasione di ArteLibro, l’Accademia Drosselmeier propone un incontro titolato Piccola Antologia Arborea.
Un viaggio nei libri per ragazzi tra alberi, giardini celati e palesi, foglie, fiori raccontati, dipinti, illustrati, fotografati.
E in questi giorni di ricerca bibliografica l’attenzione è andata ad un libro diventato un classico nella letteratura per ragazzi americana.
Il titolo, Piccolo Albero, lo rendeva perfetto per la bibliografia arborea, ma il protagonista della storia non è un albero, bensì un bambino. Un bambino, rimasto orfano durante la Grande Depressione americana, che si ritrova sui monti Appalachi in compagnia di un nonno indiano, che conosce i segreti del mondo degli antenati e di una nonna che legge Shakespeare e risponde al nome di Ape Graziosa. Piccolo Albero crescerà tra le montagne rispettando la natura, imparando storie, incontrando persone.
Conoscerà le difficoltà della vita e la complessità delle emozioni.
Un libro profondo, capace di cogliere le sfumature, i segreti celati e di riportarli in superficie. Il romanzo, uscito dalla penna di Forrest Carter, accompagna la crescita. E’ un'ode alla semplicità “complessa” del vivere, un invito a lasciarsi andare alla meraviglia e allo stupore. Pubblicato per la prima volta negli Stati Uniti, nel 1976, il libro ebbe un successo straordinario, quantificabile in un milione di copie vendute.
La versione italiana è uscita per i tipi di Salani.
Silvana Sola

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