Alberto Liguori: ironica canaglia

Da Sorelleinpentola
Alma si è conclusa (per il periodo estivo) ma io non mi fermo e continuo a raccontarvi di chi lo chef lo vuole diventare, continuo a raccontarvi come si parte, continuo a raccontarvi il richiamo istintivo alla cucina.
E oggi lo faccio attraverso gli occhi di Alberto Liguori, un ragazzo di Genova che ha appena frequentato il  27° corso di Tecniche di Base di Cucina, in Alma, nella splendida Reggia di Colorno (Parma).
Alberto ha uno sguardo da canaglia. (In senso buono). 
Quando lo conosci tira fuori la sua simpatia, la sua ironia, il suo altruismo.
Sempre pronto ad aiutarti, capace di mettersi in gioco e di partire dai lavori più umili, capace di sbagliare e ricominciare per imparare, per migliorare.
Questo trovo sia un grande pregio che un cuoco deve avere. (e non solo un cuoco).
La sua è stata una delle interviste più divertenti ma anche una delle più schiette...leggete e capirete il perché.

  Nome
Alberto Liguori
Provenienza geografica
Zena (Genova)

Provenienza scolastica
Maturità scientifica


Se fossi un ingrediente

Ne sarei due: Curry e Pepe

Se fossi un piatto
Avrei tanta paura di cadere!


Cosa non deve mancare mai nella tua cucina
Gas, corrente e..... basilico fresco. (Da buon genovese, cosa pensavate?)

Il tuo piatto del cuore
Spaghetti pomodorini e basilico
E quello che invece detesti
Mah...difficile prendersela con un piatto, poverino passa il tempo ad aver paura di cadere!

Il richiamo al cibo ed il richiamo all'ALMA
Sono molto colpito dalla parola richiamo! E' vero! Arriva un giorno in cui dopo avere avuto varie esperienze nel campo della ristorazione ti fermi a riflettere! Ti fermi a riflettere su chi sei e cosa hai intenzione di fare nella vita.
Allora mi ricordo che i giorni o meglio le notti in cui tornavo soddisfatto a casa erano quelle in cui avevo passato la giornata in cucina. Da qui il grande desiderio di mettersi alla prova senza bugie, il desiderio di imparare non il lavoro ma il mestiere e l'arte. A parole facile. I fatti meno. Quando sono partito non mi aspettavo certo di vivere un'esperienza del genere. Magnifica ma allo stesso tempo molto, molto impegnativa, fin dai primi giorni capisci che le tue certezze valgono zero, e prima fai tabula rasa meglio è.
Inoltre non puoi raccontarti bugie, alcune non sapevo nemmeno che lo fossero, è impossibile uscire da Alma senza essere cambiati, certo intendo in meglio, il rigore che viene impartito a livello di cucina ha un applicazione non solo alla cucina ma al modo di affrontare la vita.
Quando parlo di Alma la prima cosa che mi viene in mente è l'imprinting che mi ha dato e tutte le emozioni che ho provato training dopo training, bastonate, soddisfazioni, altre bastonate e altre soddisfazioni.
Alma è tutto questo? no molto di più ma bisogna “fare” per capire, avere la testa giusta, e se dovessi continuare nel tentativo di spiegare sarebbero solo parole.

Qual'é il tuo sogno?
Prendere a padellate Gordon Ramsay Mentre canto “ little less conversation” di Elvis Presley!
Qual'é il ricordo di Alma che porterai sempre con te?
Forse davvero Alma è un po' come una seconda casa, una famiglia un po' alternativa di quelle che anche quando sei lontano ti rimane nel cuore con le sue “stravaganze”(tante) ma soprattutto coi suoi insegnamenti e coi suoi valori!

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