Alcune anticipazioni su “Fadiesis Accordion Festival”: dal 30 ottobre al 1 novembre, Matera

Creato il 17 maggio 2014 da Alessiamocci

Da Pasolini a Nino Rota, il Fadiesis Accordion Festival intreccia musica, letteratura e arte. L’Associazione Musicale Fadiesis, operante a Pordenone dal 2008, nasce per dare lustro alla fisarmonica, strumento basicamente legato alle tradizioni e alla cultura popolare, con l’obiettivo di toccare nuovi generi musicali, avvicinandosi al classico, al jazzistico e al contemporaneo.

Da qui il progetto di inglobare all’interno dell’Associazione la Scuola di Musica Fadiesis che con due sedi, a Pordenone e Montereale Valcellina, e oltre cento iscritti, offre agli allievi corsi pre-accademici e corsi liberi, stimolando nei giovani il valore della musica intesa come momento socializzante e di aggregazione. L’idea di unione e collegamento diventa di primaria importanza con il Fadiesis Accordion Festival.

Il Festival Internazionale Fisarmonicistico giunge quest’anno alla quarta edizione nella città di Pordenone e alla terza in quella di Matera, grazie alla volontà del Maestro Gianni Fassetta, direttore artistico del Festival, di trovare un punto di contatto tra due città distanti ma unite da uno scambio di idee, relazioni, musica e cultura.

Dal 30 ottobre al 1 novembre il Fadiesis Accordion Festival concentrerà nella città di Matera una serie di eventi e concerti ricchi di reminiscenze storico-culturali e nuovi, originali panorami da esplorare, facendo da ponte a una serie di intellettuali e musicisti di paesi e momenti storici differenti, creando per questa occasione insolite storie di ritorni e incontri.

Proprio il 50esimo anniversario del film del friulano Pier Paolo Pasolini, Il Vangelo secondo Matteo, ambientato nei suggestivi Sassi, consente agli organizzatori del Festival di creare una serie di intrecci che ricreano un filo conduttore tra le due città. La colonna sonora del film di Pasolini verrà, infatti, presentata in un’insolita interpretazione per fisarmonica e tromba, spaziando da Johann Sebastian Bach a Luis Bacalov, attraverso il blues.

Fu proprio Pasolini con il suo film, nel 1964, a dare un importante contributo alla rivalutazione della città di Matera, consentendole lentamente di lasciarsi alle spalle l’appellativo di “vergogna nazionale”, a causa del degrado in cui riversava l’area dei Sassi, per arrivare al riconoscimento della dignità di un paesaggio culturale vivo, in cui la presenza dell’uomo conferisce a un paesaggio rupestre l’incanto di un luogo senza tempo.

L’omaggio alle colonne sonore cinematografiche continuerà, nel corso della seconda serata del Festival, nel ricordo di Nino Rota, che proprio nella città di Matera ha ricoperto il ruolo di Direttore del Conservatorio “Duni”.

Il musicista a cui si è pensato per le composizioni di Nino Rota è il fisarmonicista giapponese Yasuhiro Kobayashi (in arte Coba), che già nel 1999 compose un album in omaggio al musicista felliniano per eccellenza. Fisarmonicista che vanta anche studi in Italia sotto la guida dei Maestri Boschello e Fassetta, Coba riuscirà a partecipare al Festival che si terrà a Matera dopo la partecipazione nell’edizione dello scorso anno nella città di Pordenone. Con Coba alla fisarmonica,  Masahiro Itami alla chitarra,  Masanori Amakura alla batteria e Shingo Tanaka al basso, il concerto sarà un omaggio oltre che a Rota, anche a Fellini, a cui il musicista ha lasciato indimenticabili composizioni per il cinema.

La terza e ultima serata sarà dedicata ai giovani e darà l’opportunità agli allievi del Conservatorio della Città dei Sassi di esibirsi nel Workshop La Fisarmonica nella musica da camera.

Tre giornate intensissime, durante le quali verranno percorsi momenti del passato in una chiave nuova e insolita, grazie a uno strumento musicale, la fisarmonica, a cui verrà riconosciuto un nuovo spazio che travalica i consueti confini popolari in cui l’immaginario comune tende a relegarlo.

Il Premio Nobel Gabriel García Márquez, recentemente scomparso, non poteva esprimere con parole più belle il profondo sentimento evocato da questo strumento nell’Elogio della Fisarmonica (tratto da Scritti Costieri): “Non so cos’abbia di tanto comunicativo la fisarmonica che quando la sentiamo ci si stringe il cuore(…). Io personalmente, farei innalzare una statua a questo mantice nostalgico, amaramente umano, che tanto ha dell’animale triste(…). Ascolti la fisarmonica, amico lettore, e vedrà con quale dolente nostalgia le si stringerà il cuore”.

Written by Irma Silletti

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Sito Fadiesis


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