Alcune mie paure
La difficoltà del primo giorno. La paura del primo giorno. La difficoltà ad affrontare per la prima volta un qualsiasi evento ha condizionato da sempre la mia esistenza.Primo giorno di scuola. La prima comunione. Il primo esame di scuola. Primo giorno di lavoro. Primo giorno da sposato. Ancora oggi, primo giorno settimanale lavorativo. Un giorno difficilissimo. Su otto ore lavorative, le prime quattro all’insegna di una vera crisi di rigetto. Quasi sempre così ed ora con l’età, la stanchezza, gli acciacchi fisici è aumentato ancora di più. Se poi aggiungiamo a tutto questo l’insopportabilità all’ambiente e ad alcuni personaggi, il quadro si fa più difficile da accettare. Sin da piccolo, la paura della prima foto, immortalato con occhi rossi e lacrime. Della prima comunione ricordo il terrore di dover attraversare l’intera chiesa colma di gente con in mano una candela lunghissima che per il calore delle mani, si piegava su se stessa.Il panico alle prime interrogazioni. Bastava che l’insegnante piegava il capo sul registro delle presenze e diceva: “ oggi interroghiamo”, seguiva una pausa, quello era l’attimo di maggiore tensione, soprattutto se quel giorno ero impreparato. Da militare, primo giorno teso come i bronzi di Riace. Persino il giorno del matrimonio, come se mi avviassi verso il patibolo.Oggi devo ammettere che questa prima eterna paura, pian piano nel tempo si trasformò in una inusuale coraggio e prontezza d’intervento. Ogni qualvolta c’è stato d’affrontare un problema o un impegno molto delicato, mi sono immediatamente sentito di affrontarlo, spesso ancor prima degli altri. Affrontare il buio con determinazione. Percorso di guerra, il primo a farsi avanti. Anche con le donne, il primo a scappare avanti. Una vita vissuta da protagonista, sempre il primo. Primo a cimentarmi in nuove avventure e primo, tante volte a defilarmi. Mai un tragitto semplice, rettilineo. Alcune titubanze che hanno poi determinato alcune battute di arresto. Anche sul lavoro, giornate in silenzio, alternate ad altre passate in allegria, spesso cantando anche ad alta voce. Le corse in autostrada sulle note dei Queen. Lunghi tragitti ad altissima velocità, intervallati a brevi tratti di andatura fin troppo bassa.
Le motivazioni e gli umori influenzano continuamente ogni essere umano. In percentuali diverse, ma sicuramente determinano il trascorrere del tempo.