Autovelox a volontà. A Londra non ci stanno a vedere i proprio cittadini che muoiono come mosche come a Roma e così ci sono un bel po' di autovelox fissi. Li vedete li dietro, in giallo. 30 miglia orarie, chi sgarra paga. Stessa cosa per le corsie preferenziali: telecamere dovunque.
Nulla di nuovo, ma pensate quanto è buona l'idea di mettere dei segnalatori luminosi (le palle gialle si illuminano a intermittenza) in corrispondenza delle strisce pedonali. Significa che ci credi per davvero, significa che vuoi avvisare gli automobilisti sul serio. E' un segnale, non solo stradale. E anche i segnali stradali sono significativamente tutti illuminati: i segnali sono importanti, vanno rispettati, chi non li rispetta viene duramente sanzionato e allora io te li faccio vedere belli chiari anche di notte.
Parliamo un po' di segnaletica anche orizzontale. I polmoni per le bici per esempio, ormai in tutti gli incroci. E pensare che questa era la fulligginosa città grigia dove fino a 10 anni fa andare in bici era considerata una cosa da matti. E invece.
Ma come la realizzano quella impeccabile segnaletica a Londra? Così: con un materiale termico che diventa davvero indelebile. Ma anche qui devi "crederci": se dai per assodato che la gente parcheggerà dentro la stazione non sei molto motivato a realizzare segnaletica di qualità...
Niente male anche la segnaletica pedonale. Anche qui devi "crederci"? Ma certo: devi credere del fatto che la gente voglia e possa spostarsi anche a piedi. Cosa che a Roma è considerata una umiliazione.
Parliamo di sviluppo immobiliare. Londra si trasforma mese dopo mese e intere zone vengono modificate, trasfigurate, sviluppate. I grandi sviluppi immobiliari sono qualcosa che non solo dà un sacco di soldi all'amministrazione, che non solo costruiscono edifici spesso iconici, che non solo creano posti di lavoro, ma che gestiscono anche il territorio: a Broadgate anche le transenne sono qualcosa di cui si occupa il developer e di cui non si deve occupare la città; a Morelondon (lo sviluppo dentro al quale c'è il palazzo del Comune della Grande Londra) la città non solo ha incassato dando il permesso di costruire, ma sta anche risparmiando perché è lo sviluppatore a occuparsi della nettezza urbana (e naturalmente è del tutto interessato a tenere tutto lucido come uno specchio). A King's Cross i developer si occupano loro della sicurezza, con pattuglie di vigilantes come questi qua sopra. E così via. E' l'esatto contrario del nostro modello dove lo "sviluppatore" (che non è tale, bensì solo un palazzinaro di quart'ordine) fa le case senza neppure fare i servizi, le fogne, gli asili, i negozi...Ancora segnaletica orizzontale per scoprire una delle caratteristiche di Londra. Strade a doppio senso dove volutamente una delle due carreggiate viene ridotta in modo da rendere impossibile il passaggio di un'auto. Così per evitare lo scontro le macchine sono costrette a rallentare o addirittura a fare il senso unico alternato.
Quello che puoi o non puoi fare riguardo alla sosta lo sai dalle strisce a terra: bianche, gialle o rosse. Questo sistema permette di evitare decine e decine di migliaia di pali con le indicazioni, pali che danneggiano enormemente il panorama urbano inquinando visivamente non poco. Così la segnaletica verticale, come si vede a sinistra, può essere usata per qualcosa di più produttivo.E' sabato, è quasi ora di pranzo. Eppure loro controllano. Con una app sul loro smartphone inseriscono la targa dello scooter e vedono se ha pagato il parcheggio. Perché ovviamente anche gli scooter pagano il parcheggio a Londra (in cambio ci sono dei servizi però, tipo l'attacco di sicurezza per le catene).
Quanto invece al parcheggio delle auto costa le cifre che vedete qui sopra. Da noi è stato considerato un sacrilegio portare il costo a 1,5 euro. Qui parliamo di oltre 4 euro all'ora. L'altro cartello è a Camden, non in centro, in zona 2: non solo si paga, ovviamente, ma si può sostare soltanto 4 ore al massimo. A Londra hanno deciso che il suolo pubblico non è un garage, non è un'autorimessa.
Interessante notare come la città reagisce e si organizza (o obbliga chi di dovere ad organizzarsi) in presenza di un grande evento come quello che si è tenuto in questi giorni in un tendone realizzato dentro Regent's Park. Pensate una roba come la Festa del Cinema o come Piazza di Siena. Strada trasformata con transenne per non far fermare le auto e per non fare traversare, addetti dovunque a gestire il traffico in maniera iper efficiente, luci portate apposta con gruppo elettrogeno, pannelli a messaggio variabile. Addirittura semafori temporanei. Orgnizzazione impeccabile.
A Londra vi potrà capire di vedere per strada due cordine tipo queste, di che si tratta? E' un sistema per conteggiare quante auto passano in una strada in media, a che velocità, che peso hanno. Una ditta australiana produce questo prodotto che poi elabora i dati e consegna uno strumento iper utile nelle mani degli amministratori. A Roma si scoprirebbero cose mirabolanti: ad esempio tutte le strade a carreggiata larghissima dove però non passa nessuno. Tenute così per ospitare doppia fila e sosta selvaggia. Dice: ma a Londra non ci sono le bancarelle? Mia certo che ci sono. Solo che ti devi allontanare, tanto, dal centro. Come qui, a Peckham. A Peckham ci sono bancarelle come a Roma, bisogna ammetterlo. Quello che non si capisce è come sia possibile che bancarelle di stracci, pigiami e mutande stiano a Via Cola di Rienzo, alla Stazione centrale, a Viale Parioli e a Piazza Bologna. Questo è davvero incomprensibile. Parliamo di Autostrade Ciclabili. Ne stanno costruendo tantissime, dovunque. Decine di chilometri di superciclabili realizzati con l'obbiettivo, dice il Comune di Londra, "di rendere più sicuro il commuting per chi va a lavoro in bici e per incoraggiare altri a farlo"
Questa non è una Cycle Superhighway ma gaurdate che bel lavoro: allargamento dello spartitraffico centrale, ciclabile ai lati e zacchete: la carreggiata diventa di dimensioni ideali
Queste immagini sono relative alla zona di Whitechapel dove è in costruzione una nuova Superhighway quasi terminata. Fateci caso: a Londra tutte le panchine hanno dei divisori in modo che sia impossibile dormirci e bivaccarci su. A Londra i bisognosi e gli homeless cercano di curarli in maniera dignitosa, non lasciandoli a dormire all'addiaccio peraltro degradando i parchi.
Interessante la storia di questo piccolo edificio pubblico nel quartiere di Bermondsey. La Watch House era abbandonata, il Comune ha deciso che voleva farci qualche soldo e allora gli ha cambiato destinazione d'uso, ha consentito l'apertura di un caffe peraltro di qualità elevatissima, bellissimo, pieno di giovani che vi lavorano. Lasciare immobili pubblici in abbandono non solo fa perdere soldi a chi li possiede, ma tarpa le ali a chi potrebbe lavorarci e applicarcisi con creatività e qualità. Parliamo di stazioni&metropolitane. A Liverpool si pulisce: l'omino con la scopa e tutto l'occorrente è una costante. A S. Pancras ci si preoccupa con questa infografica di informare i viaggiatori come evitare grattacapi con le scale mobili... A Liverpool quando esci dal treno che arriva dall'aeroporto c'è il signore che ti controlla il biglietto. Pure in uscita. Pensate a Tuscolana o a Ostiense se chi esce dal trenino Fiumicino-Orte che viene controllato se ha il biglietto. Figurati. Ovvio che se questa è la prima accoglienza in città capisci perfettamente al volo di cosa stiamo parlando, no? A Roma i nomadi "aiutano" i turisti a fare il biglietto alla metro? A Londra gli addetti ufficiali aiutano i nomadi a fare il biglietto. Le cose cambiano. A London Bridge anche ci sono enormi lavori, come a Termini e forse di più. Ma questo non ha impedito di mettere delle barriere definitive verso i binari. Passa solo chi ha il biglietto, ma non serve l'addetto, gli sportelli sono uguali a quelli della metropolitana.
E naturalmente tutti a destra. Semmai ci fossero dubbi ogni 15 metri c'è scritto!
A proposito di regole: ecco come si beve al pub. Non c'è ordinanza anti alcol, idiozia solo romana, ci sono delle regole e si rispettano.
Vedete cosa c'è scritto su questo double decker? C'è scritto RATP. Si, avete capito bene: a Londra tutte le linee dei bus sono privatizzate e gestite da aziende varie. Qusto bus è gestito dal grande operatore francese che voleva - con un project financing straordinario - gestire la ferrovia Roma-Lido. A Londra li hanno accettati di buon grado, a Roma li abbiamo cacciati via.
Un altro utile confronto dal cantiere del Crossrail. La più grande infrastruttura ferroviaria urbana europea in costruzione, un treno urbano che stapperà mezza città. Qui le palizzate, coi rampicanti. Pensate all'esterno del cantiere di San Giovanni della Metro C... Chiudiamo con i taxi. Autentico mito londinese. Lo vedete quel certificato sotto la targa. Sapete cosa c'è scritto? La durata, il numero e soprattutto la data di scadenza della concessione. Scadenza. Pensate da noi, nel paese delle licenze e delle concessioni pubbliche a vita, a parlare di scadenza della licenza taxi...