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Aldo

Creato il 02 settembre 2010 da Renzomazzetti

ALDO

Carissima mamma, mi devi scusare se non ti posso più vedere, ma perché il mio Dio mi ha data la pena di morte, ma spero che tu mamma pregherai sempre per me. Queste sono le poche righe che ti posso ancora scrivere che mi resta il tempo di essere vivo, e mamma cara, tu non pensare a me che Dio vi ha data la mia pena di non più vedermi e perché era il mio destino, e se ti resta sempre un po’ di tempo, di non pensare sempre a me perché tu mamma cara verrai ammalata, e dille a papà che vi faccia coraggio e dille che Aldo lo ricorderà sempre. Sì lo so che sarà un po’ duro per voi che è un figlio di meno, ma non fa niente mamma cara, ma Dio lo saprà la sua sorte che li aspetta, quando sarà giunta la sua ora, perché solo Dio può condannare a morte e saprà quello che ci aspetta e sarà là in Cielo che pagheranno le sue pene che hanno fatto, e tutto il suo male, e sarà il Dio che gli potrà dire “tu hai fatto del male”. Credo che tu mamma cara non avrai più potuto venire a trovarmi che avevo tante cose da dirti, e speravo di poterti vedere ancora ma invece non era più giusto quello di poter vivere, è giunta l’ora di morire, ma spero che Dio potrà pagare tutti e tu mamma cara non piangere, se non puoi più vedermi, ma il mio destino è di non poter più vederti e non mi resta che dirvi di vederci a quando il Dio vero verrà a dirmi; ecco la tua mamma, il tuo papà, la tua sorella, ecco il tuo fratello, e l’altra sorella, e adesso non mi resta che darvi tanti baci e saluti a voi tutti, e voi cari genitori non pensate più a me ma pensate a Dio che vi vuol bene non mi restano che poche ore da vivere e ricordate anche ai miei amici che non mi sono dimenticato di loro, li ho ricordati sempre. Ora non mi resta che dirvi di non pensare a me, mamma cara non pensare, mamma, mamma devi scusarmi, è tardi, devo andare, ti lascio il mio ultimo addio.

Aldo

Viva i Patrioti.

Savona, 21. 8. 1944

IGNOMINIA

Lo straniero non sapeva tutto

di quei monti e di quelle colline

non sapeva tutto di quelle pianure.

Lo straniero si smarriva

nei labirinti dei centri antichi

non trovava gli sperduti paesini.

Lo straniero non conosceva quel sentiero

né il sicuro nascondiglio

dove bambini giocarono e ragazzi si uccisero.

Il fascio littorio

Salò e le camicie nere

furono barbarie e distruzione.

Antigone salvò quei neri cadaveri

dalla furia dei perseguitati assassinati

nell’aldilà dove non si perdona.

L’eterna oscurità detenga le spie

e i servitori dei tiranni dannati

nell’infernale pozzo dei traditori.

Nessun civile perdono sia concesso

al morto non uguale al morto

solo rigoroso ricordo.

Ancora sanguinano innocenti ferite

e cumuli di coscienze tremanti

testimonianze perenni

per non ricadere nell’ignominia.

-Renzo Mazzetti-

 

VIVRAI DOMANI?

VIVERE OGGI

E’ GIA’ TARDI:

IL VERO SAGGIO

E’ VISSUTO IERI.

- M A R Z I A L E -

 


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