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Aldo Rovito, una tirata d’orecchie ai giovani politici

Creato il 30 maggio 2011 da Lapulceonline

aldo rovigoIl consigliere comunale de La Destra, Aldo Rovito, storce il naso di fronte al convegno tenutosi sabato scorso ad Alessandria a cui hanno partecipato i movimenti giovanili di PdL, PD, UDC, IDV e Laga Nord. La giornata, intitolata “Confronto, Libertà, Partecipazione 2011″ e svoltasi col contributo di Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Comuni di Alessandria, Acqui Terme, Novi Ligure, Casale, Ovada e Valenza ha di fatto lasciato un po’ di amaro in bocca al consigliere del movimento di Storace: colpito anche dall’esiguo numero di partecipanti (stimati in poche decine), Rovito ha dichiarato oggi la sua perplessità di fronte “alla qualità degli interventi”.

“Per carità”, ha precisato, “tutti bravi ragazzi, corretti, educati, alcuni anche ben preparati sull’ argomento trattato. Il dibattito è stato molto educato, le diverse posizioni sono state esposte in modo corretto, nessuno ha urlato o interrotto per sopraffare chi esponeva una tesi diversa o contraria. Ma è che da giovani di 20–24anni mi sarei aspettato qualcosa di molto, molto diverso, da una critica o da una difesa della riforma Gelmini, o da una richiesta di maggiori interventi degli Enti Locali per le sedi universitarie alessandrine, cioè dalla ripetizione di tesi e argomenti già svolti nei partiti dai “grandi””.

Insomma, secondo Aldo Rovito i giovani politici locali hanno parlato- e parlano- tale e quale i loro “big” di partito, sfoderano la stessa linea dei “vecchi”, i loro contenuti non differiscono granchè da tutto ciò che quotidianamente sentiamo nelle arene in tv. Ergo: nessuna ventata di aria fresca ha soffierebbe sulle nuove generazioni di politici.

“Con quello che succede oggi in Italia, ascoltare dei bravi ragazzi che discutono molto correttamente su argomenti anche importanti di politica scolastica o di equilibrio fra i poteri o di politica estera, in modo così educato da costituire certo un buon esempio per gli adulti che si azzannano invece nei dibattiti televisivi, non credo che possa essere trainante per altri giovani”, ha proseguito il consigliere de La Destra. “Oggi in Italia, dove tra i giovani di età compresa tra i 16 e i 29 anni solo uno su quattro trova un lavoro, dove 800.000 donne in dieci anni avendo avuto un figlio, si son viste costrette a lasciare il lavoro, dove 2 Milioni di anziani son costretti a vivere con meno di 500 Euro al mese, dove la corruzione dilaga ad ogni livello, dove le varie mafie conquistano spazi anche nel Nord opulento e operoso, i giovani dovrebbero indignarsi, scendere in piazza, come è accaduto in Tunisia, in Egitto, in Siria ed ora anche in Spagna, paesi nei quali i giovani si son messi alla testa di una protesta pacifica contro la corruzione, la emarginazione economica e sociale. E in Italia? Che alla guida della protesta debbano mettercisi le “pantere grigie” visto che i giovani invece di contrapporsi ai loro padri, sembrano le loro fotocopie sbiadite?”.


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