Questa operazione “ci permetterà, la prossima settimana, di presentarci ai protagonisti del mercato del gas”, ha spiegato un raggiante Lorenzo Repetto, presidente dell’Amag. “Non saremo infatti più vincolati ad accordi come negli anni scorsi: da questo momento potremo operare in piena libertà, in fase di acquisto e di vendita, e confrontarci alla pari di tutti. Basti pensare che nel giro di tre anni siamo passati da una quota di 65 milioni di metri cubi venduti ai 170 di oggi. E il nostro progetto è quello ” appunto, ” di andare sul mercato per acquistare, non certo per vendere”.
L’accorpamento di Alegas ad Amag non poteva non soddisfare nemmeno il sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio, il quale specifica che nell’operazione “il Comune non ha messo un euro, essendo stato tutto gestito da Amag”. Per il primo cittadino questo è “un giorno importante perché questa è la fine di un percorso iniziato tre anni fa con la ridiscussione dei patti parasociali con i piccoli Comuni, che ci porterà ad avere un’azienda in grado di competere da sola, e con forza, sul mercato”.
Nella vicenda si è poi pronunciato anche Luciano Vandone, assessore all’Indirizzo e Controllo strategico delle Aziende partecipate e dei Consorsi, il quale ha chiarito subito: “Rispondo a chi obietterà che si va nella direzione opposta a quella della privatizzazione”, ha chiosato.” Non è così, perché quando si dovrà dismettere il settore, il Comune di Alessandria potrà gestire da solo, e in prima persona, l’intera operazione. Senza dover dare conto ad altri soci”.