Magazine Diario personale
Nulla posso dire di te trascorri nell'ombra. E' per questo che nell'oscurità sei la mia guida. Innominabile mi offri la schiena, per il mio tatto e le mie ansie il cammino dei re e nella tua superficie profonda cade il mio spirito cieco, un raggio assetato di se stesso Tu sei un'altra cosa. Posso entrare in te soltanto come interferenza affinchè le mie carezze, siano portate come i resti d'un naufragio, dall'incommensurabile fiume di parole che sotto la tua pelle attraversa l'infinito spazio del silenzio
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