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Aleksandr Rodcenko – Varvara Rodcenko, Olga Sviblova

Creato il 05 giugno 2015 da Maxscorda @MaxScorda

5 giugno 2015 Lascia un commento

Aleksandr Rodcenko
Nel 2012 si svolse a Roma la mostra dedicata a Rodchenko, mostra che non riuscii ad andare a vedere con mio gran de rammarico.
Oggi allevio in parte quel dispiacere recuperando il catalogo della mostra che in realta’ si legge con grande interesse anche da solo.
Rodchenko fu uno dei massimi esponenti dell’avanguardia sovietica, artista dal talento che spazio’ dall’illustrazione alla fotografia, dal poster alla pittura. Padrone assoluto del fotomontaggio, col suo stile unico di contrasti diagonali e collage impressionisti, dove la forma diviene parte integrante del messaggio, anzi in molti casi e’ il messaggio stesso o almeno la parte piu’ importante e che meglio lo contraddistingue. Membro fondatore del LEF, del gruppo divenne il principale cronista e testimone. Sue sono le foto di Majakovskij, quelle piu’ famose e rappresentative e se parliamo di Majakovskij parliamo di Lilja Brik e sappiamo bene l’importanza artistica, letteraria e iconica dei due.
Con una prefazione della figlia Varvara e della curatrice Sviblova,  la figura di Rodchenko viene appena tratteggiata ma gia’ si evince quello che fu l’aspetto principale della sua figura, l’indipendenza intellettuale che fu causa dei dissidi col regime che lo portarono al suo isolamento, anzi ad una vera e propria censura che almeno gli ha risparmiato la vita ma certo ha contribuito ad una dipartita prematura.
Le immagini sono bellissime e torna il rimpianto di non aver visto la mostra dal vero. Manchera’ molto ma certo il lavoro di Rodchenko e’ ben rappresentato e nelle foto soprattutto lo splendore di un artista che malgrado il regime, ha saputo essere esempio e modello.
Tornando al volume in senso stretto, la grande dimensione di  23 x 29 cm e lo splendore delle 224 pagine trasmettono importanza e piacere di leggere e guardare. L’ordine e’ parte cronologico e parte tematico quando in realta’ l’uno implica l’altro, percio’ si puo’ godere appieno delle foto a pagina intera. Piuttosto scadenti e incomplete le didascalie, immagino per via della natura di catalogo di mostra percio’ compendio e non opera unitaria. Restano pagine fantastiche introdotte brevemente dal capitolo e poche altre informazioni limitate a data e titolo, senza traduzione e spesso nessun contesto del contenuto. Comoda la cronologia conclusiva.
Cio’ che c’e’ comunque giustifica un acquisto assolutamente consigliato.


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